(Adnkronos) – La tecnologia ti fa bella. O bello, considerando il trend in continua crescita degli uomini che scelgono i trattamenti per migliorare il loro aspetto fisico. Dall'intelligenza artificiale per il ritocco perfetto del viso ai cosmetici sempre più personalizzati ed efficaci a base di cellule staminali, dalla mappa delle future rughe da trattare prima che appaiano fino ai laser di ultima generazione per ritocchi senza bisturi: la medicina estetica amplia la sua 'cassetta degli attrezzi' hi-tech. In questo settore il futuro è già di casa più di quanto appaia, con aziende che lavorano su applicazioni avanzatissime – 'top secret', confermano con un sorriso ricercatori del campo, ammettendo che "siamo molto avanti" – e una concorrenza molto agguerrita. L'intelligenza artificiale, per esempio, ha già diverse applicazioni concrete. Come la possibilità di prevedere il miglior risultato possibile che si può ottenere sul paziente con iniezioni 'riempitive', localizzando millimetricamente i punti dove inserire l'ago e la perfetta quantità di prodotto. Una delle applicazioni principali oggi dell'Ia è "l'elaborazione fotografica, la registrazione digitale delle immagini", spiega all'Adnkronos Salute Fabrizio Vignoli, componente del consiglio direttivo della Società italiana di medicina estetica (Sime), esperto di Ai applicata al settore e competente per fare da Cicerone in un viaggio nelle novità in campo. Nella foto fatta al paziente, l'Ia "non vede solamente l'immagine generale. L'algoritmo crea una mappa in cui è possibile controllare, fino nel più minuscolo dettaglio, le rughe, le macchie, i capillari. Elementi che in questo modo diventano 'misurabili' perché è possibile assegnare loro un punteggio con appositi criteri. Dopo il trattamento estetico, con una nuova foto, si può così controllare oggettivamente il risultato ottenuto grazie alla capacità dell'Ia di 'contabilizzare' la percentuale di rughe, macchie o capillari cancellati". Insomma l'Ia – che "né oggi né domani sostituirà il medico estetico", rassicura Vignoli – può essere però "un ottimo collaboratore di studio. Precisissimo, perché addestrato sull'esperienza di tanti colleghi che hanno riempito le banche dati di cui si è nutrita". Uno strumento potente, insomma, che, sottolinea l'esperto, "ci ricorda ancora di più quanto sia importante la figura del medico in questo settore come punto di riferimento. Quanto sia indispensabile una corretta informazione al paziente e quanto sia necessario dedicare tempo al dialogo con l'assistito, soprattutto quando ci si rende conto di trovarsi di fronte ad aspettative irrealistiche o a richieste che implicano risultati disarmonici". Non solo: "Sul piano deontologico l'Ia può essere di grande aiuto perché, a fronte di una richiesta non realistica da parte di un paziente, l'Ia non mente sui massimi risultati che si possono ottenere". Ed è meno facile barare anche nelle promesse, "al contrario di quello che si potrebbe pensare. In questo caso la tecnologia rende evidente da subito ciò che si può fare e ciò che non si può fare, a vantaggio del paziente, ma anche del medico". Uno degli sviluppi più innovativi dell'Ia in medicina estetica, "ormai dietro l'angolo", anticipa Vignoli, "è la possibilità di predire l'invecchiamento. Ognuno di noi, infatti, invecchia in modo diverso. Ci sono persone che perdono più collagene, altre hanno più photoaging, persone che invecchiano più in una determinata parte del viso. Con questo tipo di software si avrà la possibilità di fare una simulazione, capire quale area del viso invecchierà prima, invecchierà di più. Ed intervenire in anticipo. E' un aiuto per il medico nella diagnosi e nello scegliere il miglior trattamento possibile". Del resto persino nella scelta dei semplici prodotti di routine l'Ia può ottimizzare le scelte. "La prescrizione cosmetologica viene fatta dal medico, ma ci sono una quantità infinita di prodotti. E per quanto il professionista possa essere competente, conoscerli tutti è impossibile. L'Ia, però, può selezionarli, su indicazione del professionista, indicando i prodotti più adatti", spiega l'esperto. Per i trattamenti avanzati su misura, in ogni caso, la ricerca corre rapida: "Le aziende stanno sviluppando sempre di più una cosmesi personalizzata basata sulle cellule staminali, che in Italia sono di origine vegetale. Si tratta di prodotti che entrano in profondità nella pelle, che hanno staminali al loro interno. Nella cosmetica avanzata si parla molto di esosomi (nano vescicole) da cellule staminali, che interagiscono con il nostro corpo a livello microscopico. Ogni anno la ricerca sugli esosomi fa passi avanti e questi prodotti diventano sempre più specifici", prosegue Vignoli. Se una volta, quindi, "le creme cosmetiche nutrivano, riparavano, proteggevano, erano cioè sostanzialmente dei 'concimi', oggi questi 'cosmetici intelligenti' interagiscono con i meccanismi della nostra pelle, li possono alterare, li possono rigenerare. Insomma sono come dei farmaci. Non a caso possono essere usati solo in ambito medico in Italia". In futuro, però, "quando le tecnologie saranno meno costose, saranno anche più diffuse, come accade oggi per i normali cosmetici". Insomma, lo sviluppo della ricerca potrebbe anche rendere più ampio l'accesso ai trattamenti estetici più avanzati. E le possibilità sono molteplici, non riguardano solo l'invecchiamento o la correzione di difetti. "In medicina estetica – precisa l'esperto – si parla anche di emozioni. Se una persona ha un'espressione facciale che evoca tristezza o altro, ma vorrebbe non averla, l'intelligenza artificiale è in grado di indicare i trattamenti per intervenire correttamente e mostrare al paziente anche come potrebbe vedersi dopo, realizzando un'immagine con i risultati ottenibili", conclude il medico. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Bellezza, medico estetico 3.0 tra Ia, creme hi-tech e mappa delle rughe future
© Riproduzione riservata