“Il centrodestra sarà certamente unito – dice Baroncini – Al di là dei sondaggi infatti, che ricordo dicevano che Trump avrebbe perso, il contatto quotidiano con la gente ci fa capire che si può vincere davvero e quindi la Lega è concentrata sul programma (sia nel lavoro interno che nel confronto con gli alleati) per migliorare la qualità della vita dei toscani che è la priorità. Poi il nome del candidato di coalizione sarà una conseguenza. Siamo una squadra e, come ogni squadra che mira a vincere, ci concentriamo sulla strategia da adottare piuttosto che sul nome del capitano. La nostra priorità è il rispetto per i toscani che si aspettano un proposta di governo efficace, raggiungibile e realista. Faremo presto sintesi anche sul nome, ma prima vengono i temi, a differenza della sinistra che pensa ai ruoli e ai nomi, noi pensiamo alle soluzioni per i toscani. Un messaggio però voglio darlo: il candidato è chiaro che verrà fuori da una sintesi anche sul tavolo nazionale, ma la Lega ha un comportamento molto responsabile nei confronti della coalizione e dei cittadini e non mettiamo veti sui possibili candidati anche se di altri partiti della coalizione: i cittadini giustamente ci vogliono uniti e non litigiosi anche perché il modello di centrodestra che sta guidando il paese piace e va replicato anche in Toscana. Vedremo quale sarà il nome, ma certamente è bene ora velocizzare i tempi e non cercare divisioni del centro destra che sarebbero controproducenti e preservare l’unità della coalizione per vincere”.
Ecco alcune delle priorità della Lega indicate da Baroncini.
1. Sanità pubblica, accessibile e di qualità
“Basta con le liste d’attesa infinite – dice il segretario della Lega – e con i tagli ai servizi nei territori. Vogliamo una sanità che metta al centro i pazienti, potenziando ospedali e presidi locali, valorizzando il personale sanitario e investendo nelle strutture, soprattutto nelle aree interne e periferiche. Serve meno burocrazia e più efficienza: la salute non può aspettare. Proponiamo una riforma sulla governance sulla sanità riportando le Asl più vicine ai territori come prima della riforma Rossi/Saccardi del 2015”.
“L’acqua è un bene comune, non una merce. La Lega si oppone con forza al progetto di inglobare il servizio idrico toscano dentro la multiutility – spiega Baroncini – Così si crea un mostro burocratico e finanziario, lontano dai cittadini e dai territori. L’acqua deve rimanere sotto controllo pubblico e locale, con tariffe e investimenti trasparenti”.3. Infrastrutture per unire e far crescere la Toscana
“Le infrastrutture sono la spina dorsale dello sviluppo – prosegue l’esponente del Carroccio – La Regione ha il dovere di sbloccare cantieri e risorse. La strada Fi-pi-li ha visto solo promesse da parte di Giani, ma nessuna vera proposta concreta per renderla una strada praticabile in sicurezza. Solo annunci su un pedaggio. Servono collegamenti moderni e sicuri, sia su gomma che su rotaia, per superare l’isolamento di molte aree e sostenere economia, turismo e lavoro”.
4. Sicurezza e Immigrazione
“L’insicurezza nelle nostre città sta dilagando – spiega – Firenze ad esempio, come molte altre località, sta diventando invivibile per le persone per bene, sia in periferia che in centro e nei parchi come le Cascine. Molto spesso i reati sono commessi da stranieri non regolari. Anche le istituzioni regionali possono fare la propria parte aiutando il lavoro delle forze dell’ordine, ad esempio realizzando i Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), strutture fondamentali per trattenere e rimpatriare gli immigrati irregolari. È necessario garantire l’espulsione rapida di chi non ha diritto di restare in Italia, contrastando la clandestinità e tutelando la sicurezza dei cittadini. A differenza della sinistra che troppe volte giustifica chi non rispetta le regole e, con la scusa della disuguaglianza sociale, ne sminuisce le malefatte, noi stiamo dalla parte delle forze di polizia e dei cittadini Toscani onesti.
5. Piano regionale per i rifiuti: sì ai termovalorizzatori, meno discariche, TARI più bassa
“La Lega propone – conclude l’ex sindaco di Montecatini – un nuovo piano regionale dei rifiuti basato sull’efficienza e sulla sostenibilità. Sì alla realizzazione di termovalorizzatori moderni e sicuri, per ridurre il conferimento in discarica, abbattere i costi di smaltimento e produrre energia. Basta con l’export dei rifiuti fuori Toscana, che costa milioni ai cittadini. L’obiettivo è chiaro: più impianti, meno burocrazia, Tari più bassa per famiglie e imprese”.
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