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Giornata mondiale lotta Aids, Regione: “Toscana all’avanguardia”

Giornata mondiale lotta Aids, Regione: “Toscana all’avanguardia”.

La Regione Toscana ha celebrato con le scuole la Giornata mondiale per la lotta all’Aids venerdì 1 dicembre. Eventi con gli studenti nei cinema La Compagnia a Firenze e La Gran Guardia a Livorno e all’Itis Galileo Galilei di Arezzo

Simone Bezzini, assessore regionale sanità: “Siamo una Regione all’avanguardia. Ragazzi usate i nostri servizi, che sono diffusi e gratuiti. La prevenzione è la chiave, perché è con la prevenzione che si tutela la salute individuale e quella della collettività”.

Si tratta di una malattia che ancora oggi si stima colpisca 2,4 milioni di persone l’anno in Europa. Molto più ridotti i numeri in Toscana, sottolinea la Regione, dove ad essere colpite sono circa 160 persone ogni anno.

Bezzini: E’ fondamentale pensare non soltanto alla tutela della propria salute ma, come invita a fare l’articolo 32 della Costituzione, anche all’interesse della collettività. Siamo all’avanguardia per almeno quattro aspetti. Le campagne di comunicazione, la rete dei consultori, il programma di contraccezione gratuita e in generale per l’attività di prevenzione. E da questo punto di vista i risultati delle indagini che l’Agenzia regionale di sanità Ars ha condotto, sono incoraggianti, anche se non dobbiamo abbassare la guardia”.

Agli studenti è stato quindi ricordato come sia la pillola anticoncezionale che altri metodi contraccettivi siano gratuiti. Lo sono per i giovani da 14 a 25 anni che si recano al consultorio e per le donne, tra 26 e 45 anni, che hanno un reddito fiscale o un Isee che non supera 36.151,98 euro.

La contraccezione gratuita c’è anche per le donne, tra 26 e 45 anni, entro dodici mesi dal parto o due anni da un’interruzione della gravidanza. In questo caso non occorrono ulteriori requisiti economici.
La misura, evidenzia Regione Toscana, è estesa inoltre anche a studenti e studentesse, fino a 25 anni di età e possessori della carta unica dello studente universitario, iscritti alle tre Università toscane di Firenze, Pisa e Siena e all’Università per stranieri di Siena.

“Nel luglio scorso abbiamo approvato la riforma dei consultori per renderli sempre più luoghi di ascolto e accoglienza dei bisogni delle nuove generazioni che potranno accedere a percorsi di cura e presa in carico specifici. Si tratta dei pacchetti salute e che riguardano diverse aree di intervento tra cui, oltre alla sessualità, i disturbi dell’alimentazione”.

Dei 160 casi annui in Toscana, illustra Regione Toscana, tre quarti sono di sesso maschile. La maggior parte dei contagiati è eterosessuale e l’età media è di 44 anni. “Molti sono coloro che, pur avendo l’Aids, non sanno di essere sieropositivi, anche perché soltanto uno su quattro fa spontaneamente il test a scopo preventivo e non perché avverte i sintomi della malattia”.

Tra i 10.000 studenti toscani intervistati da Ars nel 2022, il 63,6% ha usato il profilattico al primo rapporto: una percentuale che è più alta negli uomini e che scende al 56,5% nelle donne.  Il 90% degli intervistati sa di cosa si tratta la malattia.

© Riproduzione riservata

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