(Adnkronos) – "Il prossimo passo per Sport e Salute è creare la ‘Casa dello Sport’. Vogliamo dare forma ad una visione nuova e concreta: lo sport non è solo movimento, è identità, è incontro, è futuro, è vita. Questo spazio sarà il simbolo di una comunità viva, aperta e inclusiva, dove federazioni, enti di promozione sportiva e cittadini potranno collaborare in modo orizzontale, generando valore condiviso. Non più luoghi chiusi, ma ambienti di coworking e confronto, dove il welfare, la salute e la formazione si intrecciano per costruire un ecosistema sportivo moderno e sostenibile”. Queste le parole dell’Ad di Sport e Salute Diego Nepi Molineris all'Adnkronos, parlando dell'evoluzione del progetto "Sestante". “Con la ‘Casa dello Sport’, Sport e Salute compie un passo decisivo verso un nuovo modello di aggregazione e collaborazione. Il progetto pilota coinvolgerà le sedi di via Piranesi a Milano e di viale Tiziano a Roma per una struttura non più verticale, ma orizzontale, dove il welfare, la formazione, la salute e lo scambio di idee si intrecciano per generare valore e creare un effetto moltiplicatore per tutto il mondo sportivo italiano. Inoltre, stiamo ristrutturando gli spazi della ex Civis a Roma, che tra un anno e mezzo sarà la sede di Sport e Salute, lasciando Palazzo H”, ha annunciato l’ad di Sport e Salute. “Con oltre 7.600 comuni in tutta Italia, inoltre, ci impegniamo in un dialogo costante, anche porta a porta con tutte le società sportive, per costruire insieme un ecosistema inclusivo, dinamico e sostenibile”. “Cambiamo il "come" lo sport è presente nelle città, senza mettere in discussione la sua presenza in tutti i territori. Non vogliamo chiudere presidi nelle città, anzi. Vogliamo costruire una rete territoriale ancora più solida e capillare. Non più delle strutture esterne e lontane dalle esigenze della comunità ma delle piazze aperte dove i cittadini, le famiglie e gli sportivi possano sentirsi allo stesso livello e parte integrante del progetto che parte dalla diffusione dello sport, passa dalla possibilità di praticarlo, dall’opportunità della scelta e arriva alla medaglia. E in questo un ruolo determinante dovranno averlo gli Organismo Sportivi che dovranno evolvere la concezione che hanno avuto finora del loro funzionamento. Dovranno scendere materialmente in campo nell’accompagnare chi fa sport e promuovere quella disciplina, a curare gli impianti, a formare tecnici con questa nuova visione. A ideare progetti per il sociale e per l’inclusione”, ha concluso l’Ad di Sport e Salute. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sport e Salute. Nepi Molineris: “Prossimo obiettivo la ‘Casa dello Sport’, simbolo di comunità aperta”
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