(Adnkronos) – Arriva la pensione? Occhio all'errore. La somma percepita potrebbe non essere corretta per calcoli errati. In particolare, le verifiche del network legale Consulcesi & Partners, tramite il servizio 'OKPensione', hanno evidenziato errori di calcolo nel 50% dei casi analizzati. L'analisi ha acceso i riflettori su perdite fino a 200-300 euro in un mese. Tra le altre anomalie, arretrati mancanti anche per decine di migliaia di euro, in situazioni che potrebbero essere collegate a liquidazioni erronee di Tfr o Tfs. Il portale www.okpensione.it indica gli errori più comuni che possono essere riscontrati. Dal mancato riconoscimento di periodi contributivi (maternità, malattia, servizio militare) alla registrazione incompleta o errata dei contributi; applicazione sbagliata del calcolo misto (retributivo + contributivo). Dalle rivalutazioni non correttamente applicate ai dati anagrafici o contributivi incompleti. I cittadini rischiano una doppia perdita: all'erosione reale dell’assegno a causa di inflazione e rivalutazioni si potrebbero aggiungere parziali errori di calcolo che riducono ulteriormente l’importo dovuto. "L’inflazione – commenta Bruno Borin, responsabile legale di Consulcesi & Partners – è un nemico silenzioso che riduce ogni anno il valore reale delle pensioni. Ma ancora più grave è partire da una base già sbagliata. Con 'OKPensione' offriamo un servizio di chiarezza e tutela. Non un semplice simulatore, ma un’analisi professionale che evidenzia eventuali discrepanze degli importi e consente di recuperare ciò che spetta di diritto". Il servizio offre due principali strumenti: ricalcolo pensione: verifica la correttezza dell’assegno e recupera eventuali arretrati; calcolo pensione futura: simula scenari di uscita e l’impatto dell’inflazione sui redditi futuri. Il servizio è disponibile su www.okpensione.it con il supporto di un team di esperti legali e previdenziali. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pensioni, occhio all’errore: online si può controllare
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