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Netanyahu: “Spari a Jenin incidente, non prendiamo di mira civili”

(Adnkronos) – Gli spari delle Idf contro una delegazione di diplomatici? "A volte in guerra accadono incidenti. Uno è accaduto a Jenin e per fortuna nessuno è rimasto ferito. I nostri militari si sono rammaricati per l'incidente perché non prendiamo di mira civili o diplomatici. Prendiamo di mira i terroristi. Esattamente l'opposto di quello che fa Hamas". A dirlo è il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel lungo video diffuso dal suo ufficio dopo la notizia del colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha manifestato "sostegno" per gli obiettivi del premier israeliano nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane contro Hamas avviate a seguito dell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, ha intanto reso noto l'ufficio di Netanyahu, secondo cui il premier e il presidente hanno parlato durante un colloquio telefonico, dopo i fatti di Washington, "della guerra a Gaza" e "il presidente Trump ha manifestato sostegno per gli obiettivi definiti dal premier Netanyahu, ottenere il rilascio degli ostaggi, eliminare Hamas e portare avanti il Piano Trump". Nel suo discorso, Netanyahu non risparmia quindi accuse ai leader di Francia, Canada e Regno Unito, affermando che sono "dalla parte sbagliata della storia". Nel video il premier israeliano esordisce sui fatti di Washington, ricorda l'attacco del 7 ottobre e afferma che Hamas non vuole uno stato palestinese, ma "distruggere lo stato ebraico".  "Non sono mai riuscito a capire come questa semplice verità sfugga ai leader di Francia, Gran Bretagna, Canada e ad altri – afferma – Ora propongono la creazione di uno stato palestinese, di ricompensare questi assassini con il premio più grande". "Dico al presidente Macron, al premier Carney, al premier Starmer: se assassini, stupratori, assassini di bambini e rapitori vi ringraziano, siete dalla parte sbagliata della giustizia – incalza – siete dalla parte sbagliata dell'umanità e dalla parte sbagliata della storia".  Netanyahu ha poi sfidato la procuratrice generale Gali Baharav-Miara e nomina il generale David Zini come prossimo capo dello Shin Bet. "Il primo ministro ha annunciato questa sera la sua decisione di nominare il generale di divisione Zini come prossimo capo dello Shin Bet", si legge in un comunicato dell'ufficio del premier.  L'attuale capo dei servizi segreti interni Ronen Bar alla fine di aprile aveva annunciato le sue dimissioni per il 15 giugno, a seguito di un lungo braccio di ferro con Netanyahu che già settimane prima aveva cercato di sollevarlo dall'incarico.  Proprio ieri la procuratrice generale aveva avvisato Netanyahu che non poteva nominare un nuovo capo dello Shin Bet prima delle sue valutazioni sulle conseguenze dalla sentenza dell'Alta Corte che ha stabilito che la decisione del governo di licenziare Bar era stata presa in "modo improprio", evidenziando il conflitto di interessi per il premier considerate le indagini dello Shin Bet sui suoi collaboratori. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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