(Adnkronos) – "Secondo le statistiche io ho davanti due anni ancora, ma prometto che festeggerò i 95 anni", così Giovanni Allevi parla della sua lotta contro la malattia. Il compositore, a cui è stato diagnosticato un mieloma tre anni fa, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui è tornato a parlare della sua battaglia. Giovanni Allevi è ancora sotto flebo per il mieloma che l’ha colpito, ma non si tratta di chemioterapia: "È un farmaco che mi fa stare male per 10 giorni, sbarellato direi, come se avessi la febbre e anche il dolore delle ossa aumenta. Ma l'effetto è quello di rinforzare il tessuto osseo". Dopo tre anni di lotta, Allevi definisce l'ospedale come una sua "seconda casa". "Lì trovo coraggio e forza, il talento dei medici e la grande professionalità del personale ospedaliero".
Oggi Allevi vive "come se non ci fosse un domani". "Quando riesco a sentire che ogni secondo che mi viene dato è un miracolo allora sì sto vivendo pienamente il presente", ha aggiunto il compositore. Il momento più duro negli ultimi tre anni? "Quello della diagnosi è devastante, crollano tutte le certezze e si sperimenta una solitudine profonda, abissale", ha raccontato al Corriere della Sera. Ma la dottoressa che gli ha comunicato la diagnosi ha aggiunto una frase che Allevi ricorda bene ancora oggi: "La diagnosi è il primo passo verso la guarigione". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Giovanni Allevi: “Mi danno due anni di vita, ma io vivrò fino a 95 anni”
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