(Adnkronos) – "Un atto dovuto". Così Giuseppe Pasqualone, direttore generale del Policlinico Riuniti Foggia, commenta all'Adnkronos Salute la notizia dei 20 dipendenti indagati, tra medici e infermieri, dopo la morte di Natascia Pugliese lo scorso 4 settembre in sala operatoria durante un intervento chirurgico. La 23enne era stata vittima di un incidente stradale mentre era bordo di un monopattino. Il decesso scatenò l'ira dei familiari che aggredirono i sanitari in 'stile Gomorra', definizione usata su Facebook dalla stessa sorella della giovane. "I magistrati fanno il loro lavoro, stanno svolgendo le indagini, non c'è nulla di strano. Noi stessi come ospedale stiamo collaborando per far luce sulla vicenda e appurare come siano andati veramente i fatti. Ma tutto il personale è sereno", ha sottolineato Pasqualone. "Non so chi siano i 20 indagati, quindi non saprei dire quanti tra loro sono medici e quanti invece gli infermieri – ha quindi spiegato – perché per prassi ciascuno di loro deve riferire ai vertici dell'ospedale di essere oggetto di indagini". "Noi comunque siamo sereni – ha assicurato – stiamo facendo i nostri approfondimenti come abbiamo fatto già in altre occasioni. Non è la prima volta, infatti, che tra ospedale e pazienti si crea un contenzioso con tanto di denuncia". —salute/sanitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Foggia, 20 medici Policlinico indagati dopo morte 23enne
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