fbpx
10.2 C
Lucca
martedì 25 Marzo 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Unicredit-Bpm, un matrimonio da 98 mld di capitalizzazione e 11,2 di utili

(Adnkronos) – Verso uno schema a tre: se il risiko andasse in porto, il panorama bancario italiano vedrebbe la nascita di tre grandi gruppi: Unicredit-Banco Bpm, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi-Mediobanca. Secondo una simulazione fatta da Fabio Caldato (Portfolio Manager di AcomeA Sgr.) per Adnkronos, il Gruppo Unicredit-Bpm dominerebbe con una capitalizzazione di 98 miliardi e utili previsti di 11,2 miliardi, confermandosi il gruppo più redditizio. Intesa seguirebbe con 85 miliardi di market cap e utili di 8,7 miliardi, mantenendo una solida posizione nel mercato. Mps-Mediobanca, pur con una capitalizzazione più contenuta di 25 miliardi, registrerebbe utili di 2,6 miliardi.  Sotto il profilo delle valutazioni di mercato, il Price-to-Book ponderato, Unicredit-Bpm avrebbe un rapporto Price/Book di 0,98, "segnalando una valutazione vicina al valore contabile del gruppo, un dato interessante considerando gli elevati utili attesi". Intesa, con un 1,10, si posiziona sopra il valore patrimoniale, riflettendo la fiducia del mercato nella stabilità e nella capacità di generare profitti costanti. Mps-Mediobanca, si attesterebbe a un Price/Book di 0,92. Dai numeri scarni riportati, si evince un mercato borsistico efficiente visto che le varie metriche, basate sulla market cap o sul book, sono assimilabili. Un’analisi prettamente industriale sul panorama bancario italiano, risultante di queste eventuali operazioni, vede le due big rimanere leader di mercato per dimensioni.  "Il terzo gruppo, costituito da Mps e Mediobanca – dice Caldato – è molto distante per dimensioni, ma, secondo noi, il polo più interessante in ottica futura. Il combinato di due banche – prosegue – effettivamente molto diverse, se ben gestito e con un management coeso, potrebbe crescere più delle due attuali leader e rubar loro spazi di mercato. Immaginiamo, infatti, il segmento private banking di Mediobanca trovare scala con quello di Mps e poi espandersi grazie alle capacità peculiari"; anche l’investment banking della banca milanese, sottolinea ancora, "avrebbe un bacino d’utenza allargato. Premettendo che questa analisi dà per avvenute operazioni che non lo sono ad oggi, ribadiamo la bontà finanziaria delle stesse" in termini ,per ora, di progetto ipotizzato. "Non possiamo, infine, non ricordare che il top management di Mediobanca si oppone strenuamente all’operazione e potrebbe trovare una alternativa, che vada dall’operazione con Banca Generali al cavaliere bianco", sottolinea.  "Solo per ampliare gli scenari, visto che non vi sono alcune evidenze né segnali in tal senso, un’operazione di acquisto da parte di Unicredit su Mediobanca, impattante deal che ha sempre solleticato gli investitori negli anni passati, sarebbe dirompente : non si avrebbero solo buone sinergie e scala – conclude – ma anche un definitivo rafforzamento di “influenza” sulle Assicurazioni Generali. (di Andrea Persili)  —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Lucca
nubi sparse
10.2 ° C
13 °
10 °
80 %
0.9kmh
53 %
Mar
10 °
Mer
14 °
Gio
15 °
Ven
15 °
Sab
13 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS