(Adnkronos) – Il sesso vende sempre di più. E con quasi 7 miliardi di profitti nel 2023, un incremento di un miliardo rispetto l’anno precedente, i content creator di Onlyfans ne sono ben consapevoli. Ma la piattaforma soffre di un grave problema di distribuzione del reddito. L’apertura di un profilo per la vendita di materiale esplicito può in apparenza sembrare una strada in discesa per ottenere un’entrata extra e arrotondare lo stipendio. Sta facendo scalpore in questi giorni il caso di Elena Maraga, educatrice in un asilo parrocchiale del trevigiano, sospesa dopo la scoperta del suo profilo su OnlyFans, che avrebbe fruttato circa 1.400 euro contro i 1.200 dello stipendio da maestra.
Se i cosiddetti ‘top creators’ navigano nell’oro facendo cifre da capo giro ogni mese, la realtà per tutti gli altri è ben diversa. Lo 0,1% di milionari è bilanciato da un guadagno medio che si aggira intorno ai 140-180 euro mensili, poco meno di 2000 euro l’anno, ben lontano dai 10 milioni per singola mensilità dell’ex star Disney Bella Thorne, a oggi la più pagata. Il sito, nato nel 2016 come piattaforma per la creazione e la condivisione di contenuti, ma diventato rapidamente hub centrale per la produzione e condivisione di materiale pornografico (è stimato che circa il 98% di quanto presente sia materiale vietato ai minori di 18 anni ndr), intasca poi il 20% da ogni guadagno degli utenti. Secondo l’ultimo report finanziario, il proprietario, l’imprenditore Leonid Radvinsky che ha rilevato Onlyfans nel 2018 dai suoi fondatori Guy e Tim Stokely, si è tagliato una fetta di dividendi pari 472 milioni di dollari a novembre 2023, e ulteriori 159 milioni nei mesi seguenti, che sommati ai 338 milioni del 2022 fanno sì che il totale incassato negli ultimi tre anni sfiori il miliardo. E la popolarità del sito non accenna a calare. Attualmente quasi 400 milioni gli utenti registrati e più di 5 milioni i creatori di contenuti, il valore della società si aggira attorno ai 18 miliardi di dollari, 8 volte di più di quanto non fosse nel 2020. Numeri sensazionali considerando la relativa giovane età della piattaforma, che però mostrano come l’1% di tutti i creators guadagni più di un terzo di tutto il profitto generato. Nel corso del 2023 Onlyfans ha visto la registrazione di oltre 50 milioni di nuovi utenti e 1 milione di content creators, ma stando ai dati molti di questi possono aspettarsi di guadagnare quanto basta per pagare le bollette. Non solo, c’è una netta divisione anche tra quanti si trovano nello 0,1% e chi può essere catalogato come influencer da top 1%: la prima categoria guadagna quindici volte tanto la seconda, e cento volte i creators che si trovano nella top 10%. Una disuguaglianza dettata dalla popolarità. Le star di Instagram, i grandi influencer e gli artisti hanno un seguito consolidato che possono facilmente trasferire su un’altra piattaforma, chi da un giorno all’altro decide di aprire un account Onlyfans non ha alcun seguito. Mentre gli account al top hanno una suddivisione delle proprie fanbase relativamente omogenea, chi sta sotto deve aggiungere alle ore utilizzate per la realizzazione di contenuti ulteriori per la propria promozione social. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Su Onlyfans il sesso vende, ma pochi ci guadagnano
© Riproduzione riservata