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Mediobanca, se la battaglia per Piazzetta Cuccia passa (anche) dalla governance

(Adnkronos) – Si infiamma la partita per Mediobanca, questa volta sul fronte della governance. Il Consiglio di Amministrazione dell’istituto ha deciso di modificare la composizione del Comitato Parti Correlate, rimuovendo il ruolo di presidente a Sandro Panizza (in quota Delfin) e inserendo un nuovo membro, il consigliere indipendente Vittorio Pignatti Morano, che assume anche la presidenza del comitato. Il Comitato risulta quindi composta da Vittorio Pignatti Morano (presidente); Virginie Banet; Sandro Panizza; Laura Penna e Angel Vilà Boix. Secondo quanto riferito all'Adnkronos da fonti vicine al dossier, "si tratta di una mossa strategica per rafforzare l’efficacia operativa del comitato, che in questa fase gioca un ruolo cruciale nelle trattative propedeutiche alla definizione di eventuali accordi con Banca Generali". Chi la difende sottolinea alla nostra agenzia che "il Cda ha agito nell’ambito delle sue prerogative per garantire la massima efficienza e funzionalità dell’organizzazione interna". In particolare, viene evidenziato come "la precedente composizione del comitato, con soli quattro membri, potesse generare situazioni di stallo in caso di parità nei voti".  L’integrazione con un quinto membro, in quest'ottica, punta a evitare blocchi decisionali e a facilitare i lavori in un momento strategico per il gruppo. Il problema vero, scrive però La Stampa, è che la mossa inattesa rischia di acuire ulteriormente le tensioni tra il management guidato da Alberto Nagel e i principali azionisti della banca d'affari: la Delfin della famiglia Del Vecchio con il 19,7% e il gruppo Caltagirone che detiene una partecipazione del 10 per cento: "Un po' – sottolinea il quotidiano – perché è passata in sordina dopo la presentazione al mercato, proprio venerdì mattina, dell'aggiornamento del piano industriale al 2028, ma soprattutto perché la guida del comitato parti correlate, in momento particolarmente delicato per la banca milanese sotto scalata da parte di Mps e promotrice di un'offerta per rilevare Banca Generali da Generali, passa da un professionista eletto tra le fila della lista del Cda". D'altronde, conferma all'Adnkronos il professore Marcello Messori, "c'è una prassi consolidata che i comitati, soprattutto alcuni dei comitati più delicati, come quelli con parti correlate, dovrebbero avere la presidenza riservata alla minoranza.  In questo caso – spiega – l'ulteriore elemento di complicazione deriva dal fatto che tutte le parti in causa, tutti gli azionisti di un qualche rilievo sono coinvolti nell'operazione". Giochi di tattica e piccole mosse che mostrano una sola cosa: la partita sta entrando nel vivo. Gli occhi sono tutti puntati sugli azionisti di Piazzetta Cuccia. Dopo l'addio di Vittoria Assicurazioni, anche un altro socio storico di Mediobanca come Beniamino Gavio starebbe valutando la possibilità di vendere sul mercato il suo intero pacchetto azionario. Mentre a considerare l'uscita dall'azionariato, secondo alcune ricostruzioni mai confermate, potrebbe essere anche Mediolanum, finendo – secondo alcuni ben informati – "nel caso davvero accadesse, a indebolire ulteriormente il fronte del no all’Ops e quindi la posizione dell’ad Alberto Nagel".  Per ora la caccia agli azionisti si combatte a colpi di numeri. Oggi Equita ha confermato il rating “buy” su Mediobanca dopo la presentazione delle proiezioni finanziarie al 2028 e alzato a 24 euro il target price (da 20,5) e in caso di una fusione con Mps si delineerebbe "una prospettiva di dividendi più fragile, con maggiori rischi di esecuzione legati alla fusione, sinergie e benefici fiscali (Dta) che non si materializzerebbero senza il superamento della soglia del 50%+1 azione, oltre a possibili dis-sinergie”. L'Ops di Mps va avanti: e l'obiettivo – questo si dice dalle parti di Piazza Salimbeni – è creare valore, ampliare i ricavi in un'operazione che – parola dell'Ad di Mps Lovaglio – "trova la sua logica in un desiderio di ampliare la gamma dei ricavi, diversificandoli, cercando di specializzarsi". (di Andrea Persili) —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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