(Adnkronos) – "L’operazione è considerata tecnicamente sostenibile: Mfe dispone delle risorse e della credibilità per raccogliere i fondi, soprattutto se l’aumento verrà strutturato in modo efficiente (diritti di opzione, coinvolgimento di investitori istituzionali, eventuali garanzie bancarie)". Così Giovanni Lovat, Associate partner di Simon Kucher, commenta all'Adnkronos MediaForEurope (Mfe), controllata da Mediaset, che ha ottenuto il via libera dall’assemblea per un aumento di capitale da 173 milioni di euro, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione in ProSiebenSat e contrastare l’Opa lanciata dal gruppo ceco Ppf. Quest’ultimo ha proposto un’offerta in contanti da 7 euro per azione per arrivare al 29% del broadcaster tedesco, di cui è già il secondo azionista con una quota del 15%. Mfe, che detiene attualmente circa il 26%, punta così a consolidare la propria influenza e impedire che Ppf ottenga una posizione dominante. "Dal punto di vista strategico, il rafforzamento della presenza in ProSiebenSat è coerente con la visione di creare un polo televisivo paneuropeo e impedire l’ingresso di un azionista potenzialmente ostile", sottolinea Lovat. "Tuttavia, sarà cruciale la gestione della comunicazione con il mercato per evitare timori di diluizione tra gli attuali azionisti". In attesa di analisi ufficiali da parte di banche e broker, prosegue l'analista, "alcuni osservatori ritengono che l’iniziativa di Mfe possa effettivamente rappresentare un ostacolo all’offerta di Ppf, soprattutto se l’aumento sarà rapidamente sottoscritto". Se Mfe riuscirà a consolidare il proprio peso in ProSiebenSat, aggiunge, "potrà non solo neutralizzare la minaccia ceca, ma anche rilanciare la propria strategia industriale su scala europea. La partita resta aperta, ma la reazione di mercato e il successo della sottoscrizione saranno determinanti. In breve: operazione tecnicamente fattibile: Mfe ha capacità finanziaria per l’operazione ed è strategicamente sensata: protegge asset fondamentali", prosegue. "Ha tuttavia dei rischi da monitorare come la diluizione azionaria, la reazione del mercato nonchè le condizioni dell’operazione". Mfe intende creare un polo televisivo europeo, "integrando le proprie attività in Italia e Spagna con quelle di ProSiebenSat.1, mentre Ppf sostiene la strategia dell’attuale management focalizzata sulla trasformazione digitale e sulla vendita di asset non core", spiega. ProSiebenSat.1 negli ultimi anni "ha infatti sviluppato il proprio servizio in streaming mediante la piattaforma Joyn che è cresciuta nei paesi dell’area Dach". La competizione con i colossi americani dello streaming, sottolinea, "che in Europa ha già superato la Tv tradizionale e che con i piani che prevedono la pubblicità sta raccogliendo anche quote sempre maggiori dell’advertising, va però vista a livello continentale e richiede sempre di più alleanze sinergiche e consolidamenti nella direzione prevista da Mfe". (di Andrea Persili) —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
L’analista: “Ecco come Mediaset riuscirà a contrastare l’offerta di Ppf su Prosieben”
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