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Calcio, l’industria del pallone italiano vale oltre 40 miliardi

(Adnkronos) – Il calcio italiano produce oltre 40 miliardi di euro di ricavi grazie al ruolo delle oltre 11mila società attive nel settore che, nel 2024, hanno generato un giro d’affari pari a 6,2 miliardi di euro. Sono questi i numeri principali di “Dentro e fuori dal campo: lo sport che muove l’Italia”, il focus dedicato al calcio dell’Osservatorio sullo Sport System Italiano di Banca Ifis. L’analisi è stata presentata oggi a Parma, nell’ambito della seconda edizione del Festival della Serie A che Banca Ifis sostiene attraverso Ifis Sport, la nuova business unit dedicata a supportare la crescita e la sostenibilità dell’intero ecosistema sportivo nazionale. Un progetto che, all’interno dell’area Corporate and Commercial Banking, è in linea con l’approccio double bottom line che caratterizza la Banca e ha l’obiettivo di creare non solo valore economico, ma anche impatti sociali positivi, attraverso ulteriori iniziative di inclusione attraverso lo sport. Lo sport, sottolinea il presidente di Banca Ifis Ernesto Fürstenberg Fassio, "crea valore economico, sociale e culturale. Il rapporto elaborato dal nostro Ufficio Studi evidenzia che la filiera del calcio a fine 2024 ha generato ricavi per circa 40 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 11.000 società e confermando come lo sport system abbia un ruolo di rilievo nell’economia italiana. È proprio partendo da questa consapevolezza, unita alla ventennale specializzazione nel settore, che nasce – spiega il presidente – la volontà di Banca Ifis di rafforzare il proprio impegno verso il mondo sportivo, creando la divisione ‘Ifis sport’, il contenitore di tutte le iniziative della Banca nello sport: da quelle di business, a quelle nel sociale, fino alle attività di studio e racconto dello sport come motore del sistema produttivo. Un progetto che ci conferma partner finanziario di tutte quelle realtà italiane che vogliono rimanere competitive a livello internazionale, senza rinunciare al proprio legame col territorio. Perché siamo convinti che soltanto operando in una logica integrata possiamo davvero contribuire ad uno sviluppo virtuoso del sistema sportivo in Italia", conclude Fürstenberg Fassio. Ma la filiera calcio va oltre il valore economico. In particolare, l’analisi di Banca Ifis indica che quella dello sport più amato dagli italiani è in grado di generare benefici a monte per 4,4 miliardi di euro per i produttori di abbigliamento e attrezzature, a valle innescando il turismo – che nella sua declinazione di “turismo sportivo” attiva una spesa di 6,9 miliardi euro – oltre ad alimentare per 17,3 miliardi di euro l’industria dei media, del betting legale e a generare 5,7 miliardi di euro di benefici sociali. Le performance sportive incidono infatti sulla crescita dell’occupazione del mondo calcio e la pratica diffusa del calcio tra gli italiani produce benefici sulla salute e quindi sul risparmio in merito alle spese sanitarie. Un ruolo di assoluta centralità, dunque, che nutre l’industria sportiva italiana che è stata analizzata in tutti i suoi aspetti di impatto.  Con l’occasione è stato anche indagato il valore degli stadi di calcio all’interno di una comparazione su best practice italiane/estere. L’Osservatorio sullo Sport System 2025 ha infatti acceso i riflettori sull’ecosistema del calcio, di cui gli stadi non sono solo il teatro sportivo ma anche il propulsore economico e sociale. Dall’analisi è emerso che la passione per il calcio in Italia è un fenomeno che abbraccia tutte le età e le professioni: quasi il 70% degli italiani tra i 18 e i 65 anni si reca allo stadio per assistere agli eventi sportivi, il 27% di loro è un frequentatore abituale. Il valore dei progetti di costruzione o rinnovamento degli stadi varati dai club di Serie A si può sintetizzare con due numeri: 4,4 miliardi di euro di investimenti complessivi e 24mila posti di lavoro attivati. Lo studio di Banca Ifis ha analizzato in particolare 14 opere, con investimenti che spaziano da 25 milioni a 1,5 miliardi di euro e che coinvolgono tutto il Paese: dal 'Nuovo San Siro' per Inter e Milan, sino al restyling del “Via del Mare” di Lecce, passando per Bologna, Firenze e le due società della Capitale.  Il rinnovo degli stadi è un nodo cruciale, in primis per i club direttamente interessati, che grazie a impianti moderni e polifunzionali andrebbero finalmente a colmare il gap con i “colleghi” europei. Un divario in primis economico, in termini di ricavi generati dagli impianti – con un incremento stimato nell’ordine di mezzo miliardo di euro annuo – a cui si aggiungono gli aspetti non secondari di sicurezza e sostenibilità ambientale. Inoltre, quella delle infrastrutture è una questione sempre più centrale per il Sistema Paese, per riuscire a ospitare grandi eventi calcistici e sportivi nel medio termine e anche per gli appassionati che, come dimostra l’indagine condotta sugli italiani, vedono favorevolmente la realizzazione di nuovi impianti. I tifosi sostengono i piani di modernizzazione, riconoscendone le potenzialità sia come volano per l’economia locale, sia come motivatore per la propria partecipazione: circa 5,7 milioni di italiani in più frequenterebbero lo stadio dopo operazioni di rinnovamento —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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