(Adnkronos) – Il settore bancario si conferma tra i principali motori del rally europeo in Borsa, insieme alla difesa. Lo evidenzia Gabriel Debach, market analyst di eToro, che all’Adnkronos sottolinea come “Santander sia la regina dei rialzi di market cap (+53,5 miliardi di euro da inizio anno), davanti a Rheinmetall e Rolls-Royce, mentre Unicredit si colloca al quarto posto assoluto: un segnale di forza che resiste persino al ciclo dei tagli della Bce”. Secondo Debach, il comparto continua a beneficiare di trimestrali record e resilienza operativa, oltre a un “risiko” bancario ancora vivo. In Italia il fenomeno è ancor più evidente: “Unicredit e Intesa sono passate a rappresentare dal 23,96% del Ftse Mib di inizio anno al 30,67% di fine luglio, un peso che certifica il dominio del comparto sul listino domestico”. Lo scenario resta tuttavia complesso. “L’incertezza politica in Francia, i rischi di nuove tasse in Italia e la regolamentazione in continua evoluzione riportano volatilità al centro della partita. La sfida sarà difendere payout generosi senza intaccare il capitale, preservare la qualità dell’attivo e diversificare i ricavi verso commissioni e wealth management. I motori girano meno forte, ma restano accesi: non è più quinta marcia, ma il settore non si ferma”, osserva l’analista. Sulla stessa linea ma con toni più cauti si colloca Pietro Calì, analista finanziario, che delinea all'Adnkronos un outlook positivo ma attento: “Con i probabili tagli dei tassi da parte di Fed e Bce ci si aspetta una spinta alla crescita, ma pesano i rischi legati all’aumento delle insolvenze aziendali (+6% nel 2025) e le voci di possibili interventi fiscali sui buyback bancari che potrebbero incidere sul Ftse Mib”. Calì sottolinea la solidità di Intesa Sanpaolo, “in gran forma grazie a ricavi in crescita e costi sotto controllo”, e la corsa di Unicredit, “trainata dall’espansione in Grecia e dalla fiducia del mercato nella gestione di Orcel”. Non manca però uno sguardo su Siena: “Mps potrebbe sorprendere: i profitti del secondo trimestre sono saliti del 15%, e se il rally delle banche europee (+41% nel 2025) regge, potrebbe regalare soddisfazioni”. Infine, l’analista segnala attesa per il possibile rialzo in cash sull’ops di Mediobanca. “In ogni caso occorre prestare attenzione ai prezzi del settore soprattutto nello scenario atteso di tassi”, conclude Calì. (di Andrea Persili) —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Banche protagoniste del rally europeo: Santander regina, Unicredit vola e Mps può sorprendere
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