FIRENZE – La comunicazione di ospitalità alla Questura, il tampone Covid, lo screening sanitario fino all’inserimento scolastico. Ecco le linee guida in atto in Toscana per l’accoglienza dei profughi in arrivo dall’Ucraina, condivise da Regione Toscana con Prefetture, i Comuni, Anci e le Province. Toscana che ha varato due punti accoglienza: Mercafir a Firenze e il Pala Modì a Livorno. Come sottolinea Eugenio Giani, presidente Regione Toscana e commissario straordinario emergenza umanitaria, “In Toscana abbiamo già circa 2.500 profughi, un numero destinato a crescere ed è per questo motivo che ci siamo subito mossi, in modo condiviso e sinergico con le autorità, le istituzioni e gli organi competenti, con l’intento di fornire tutta l’assistenza necessaria anche sul piano sanitario”. Coloro che vengono a conoscenza dell’arrivo o della presenza di un cittadino ucraino o gli stessi cittadini ucraini, che dispongono di un autonoma sistemazione, devono fornire i dati del cittadino ucraino presente, attivando i seguenti percorsi. Effettuare entro 48 ore la comunicazione di ospitalità all’autorità locale di pubblica sicurezza. Contattare la Questura – Ufficio immigrazione per le successive operazioni di identificazione. Chiamare entro 48 ore il numero verde sanità 800 556060 per lo screening sanitario e il rilascio di certificazione idonea a ottenere l’assistenza sanitaria.
In presenza di minori, contattare l’ufficio scolastico provinciale per l’inserimento scolastico anche tramite i Comuni. Il cittadino ucraino senza autonoma sistemazione, anche tramite la persona accompagnatrice, si reca al punto accoglienza per l’emergenza ucraina più vicino dove viene registrata la presenza, effettuato il tampone e informata la Prefettura territorialmente competente.In caso di esito negativo del tampone, sulla base delle indicazioni della Prefettura, il cittadino ucraino viene indirizzato al Cas di assegnazione o all’albergo di prima accoglienza. Al punto accoglienza, verranno anche date le seguenti informazioni. In caso di tampone positivo, il punto accoglienza, dopo aver informato la Asl territorialmente competente, lo indirizza all’albergo sanitario per la successiva presa in carico da parte dell’Asl. Alla negativizzazione del tampone saranno attivate le ordinarie procedure di accoglienza nei Cas. In caso di arrivo in luogo diverso dal punto accoglienza va chiamato il numero delle prefetture di riferimento, per fornire i dati e ricevere le informazioni dei percorsi da attivare. In questo caso, se la distanza dal Punto accoglienza è significativa, potrà essere attivato il sistema regionale di Protezione Civile.