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E’ il Giorno del Ricordo. La Toscana commemora le vittime delle foibe

E’ il Giorno del Ricordo. In Toscana, come nel resto d’Italia, si celebra la solennità civile nazionale che il 10 febbraio ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. La Regione Toscana nella commemorazione coinvolge le scuole. E dopo l’appuntamento streaming con le testimonianze, prosegue con lo studio nei prossimi mesi in classe  e sui luoghi della memoria. Luoghi anche vicini, come a Renicci di Anghiari, dove nel ventennio fascista e dell’italianizzazione forzata dell’Istria e della Dalmazia furono rinchiusi molti slavi. A Laterina, campo di profughi italiani fuggiti dopo la fine della guerra da quelle terre, o a Roma nel villaggio giuliano. Sarà, spiega la Regione Toscana, un  progetto sulla conoscenza, ‘senza cui non è possibile comprendere tutto quello che è successo da una parte e dall’altra di quel confine, progetto della consapevolezza di quanto è accaduto e della complessità che gli storici hanno saputo spiegare. Un progetto nel rispetto della pluralità delle memorie, svuotate di qualsiasi strumentalizzazione e manipolazione politica’. Oggi in via telematica seduta solenne del Consiglio regionale presieduto da Antonio Mazzeo, col presidente della Regione Eugenio Giani, intervengono il giornalista Toni Capuozzo, e Guido Giacometti, referente per la Toscana dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e DalmaziaUn progetto anche per un’Europa unita e un mondo di pace’. A Livorno il sindaco Luca Salvetti depone una corona di fiori in largo Vittime delle Foibe. A Prato la deposizione della corona da parte del sindaco Matteo Biffoni in via Martiri delle Foibe. Mentre la biblioteca comunale Lazzerini dedica al Giorno del Ricordo un numero speciale di ‘Un mese da leggere’, la rassegna mensile che propone al pubblico consigli di lettura da prendere in prestito. A Empoli il sindaco Brenda Barnini e il presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi hanno inviato una lettera a Giuseppe De Vergottini, presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati. La conferenza dei capigruppo consiliari ha deciso di aprire i lavori del Consiglio Comunale del 21 febbraio con interventi storici sul Giorno del Ricordo. A Firenze la deposizione di una corona di alloro al cimitero di Trespiano, al monumento in menoria della vittime. A Firenze  la Biblioteca delle Oblate accoglie nel suo patrimonio il Fondo Istria Fiume e Dalmazia, costituito da donazioni con l’intento di mantenere vivo il ricordo dell’esodo della popolazione di lingua italiana dalle zone passate alla Jugoslavia alla fine del secondo conflitto mondiale.

A Piombino sabato 12 febbraio in sala consiliare il sindaco Francesco Ferrari sarà insieme a Giampaolo Giannelli, coordinatore dell’Unione degli Istriani per la Toscana, e a Pietro Adilardi, di Piombino, la cui famiglia ha attraversato il dramma dell’esodo giuliano dalmata. Mentre il Comune di Arezzo con il sindaco Alessandro Ghinelli depone una corona ai piedi del monumento in Largo Martiri delle Foibe. A Forte dei Marmi con il sindaco Bruno Murzi dopo la deposizione della corona di fiori commemorativa al monumento in Piazza Martiri delle Foibe, l’omaggio alla tomba di Alberto Picchiani, ingegnere di Forte dei Marmi che lavorava come vicedirettore alle Miniere di Arsia in Istria e che fu arrestato il 28 settembre 1943 e infoibato a Vines. A Carrara il Consiglio Comunale solenne, i lavori sono aperti con l’intervento del presidente Michele Palma e del sindaco Francesco De Pasquale. Il Giorno del Ricordo è solennità istituita con la legge 30 marzo 2004 numero 92 per ‘conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale’. Il 10 febbraio 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi, che alla Jugoslavia assegnavano Istria, Quarnaro, Zara e la provincia e parte della Venezia Giulia, che facevano parte dell’Italia.

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