Sanità, innovazione, turismo, cultura, sport, economia e infrastrutture. Sono le linee di lavoro individuate dalle Regioni Toscana e Emilia-Romagna per un accordo di cooperazione che sarà definito e firmato nelle prossime settimane.
Il perimetro dell’accordo è stato fissato ieri mattina a Bologna, nella sede della Regione Emilia Romagna, nel corso di un incontro tra i presidenti Eugenio Giani e Stefano Bonaccini, insieme ad alcuni rappresentanti delle rispettive Giunte. Prende corpo così un percorso condiviso che Regione Toscana e Emilia-Romagna intendono sviluppare in alcuni settori per rafforzare sinergie e collaborazioni in alcuni ambiti strategici.
L’intesa serve a meglio definire, infatti, alcuni ambiti di lavoro comune su cui le due Regioni già da tempo sono impegnate, implementando in modo più coordinato politiche e scelte al servizio delle comunità. In particolare, il protocollo definirà la collaborazione sulla sanità in termini di posizionamento strategico e innovazione, con particolare riferimento ai centri di eccellenza e alla medicina di prossimità. È stata fortemente condivisa la necessità di un forte impegno per la salvaguardia del sistema pubblico – che è da sempre tratto distintivo dei due servizi sanitari regionali – e la vertenza in corso col Governo per il rifinanziamento del Fondo sanitario nazionale; Toscana ed Emilia-Romagna, non a caso, hanno intrapreso la strada di una proposta di legge, da trasmettere al Parlamento, per aumentare le risorse del Fondo – portando la spesa sanitaria al 7,5% in rapporto al Pil – e superare i vincoli di spesa del personale sanitario.
E ancora, il posizionamento strategico delle due Regioni in Italia e in Europa, anche rispetto ai programmi europei in corso, negli ambiti della ricerca, delle politiche industriali e della formazione, del lavoro. Infine, il protocollo rafforzerà la collaborazione su turismo, parchi e qualità ambientale, cultura e innovazione e digitale; su questo fronte è già in dirittura d’arrivo un protocollo specifico per la transizione digitale delle aree di confine, con un impegno comune per la connettività e l’estensione della banda ultra-larga per la montagna, per arrivare ai sistemi regionali di cloud, alla conservazione documentale e all’analisi dei dati. Senza dimenticare lo sport che il prossimo anno vedrà le due regioni coinvolte nella prima storica partenza in Italia del Tour de France.
“Emilia-Romagna e Toscana – sottolinea Stefano Bonaccini al termine dell’incontro – hanno caratteristiche e sensibilità affini: per questo l’idea di costruire un impianto di lavoro comune va nell’interesse delle comunità delle nostre due regioni. Non ultima la battaglia per aumentare i fondi per la sanità pubblica, con le due proposte di legge di iniziativa regionale, che ci vede impegnati insieme per quella che è una vera e propria emergenza nazionale. I sistemi sanitari di Emilia-Romagna e Toscana sono quelli a più forte incidenza pubblica in Italia: per questo sono quelli più performanti, come certificato anche quest’anno dal Governo rispetto ai Livelli essenziali di assistenza, ma anche i più esposti ai tagli del Governo. Obiettivo condiviso di questo incontro e degli atti che assumeremo è quello di rafforzare questa comune vocazione, insieme ad altre linee di lavoro già condivise, a cui si è aggiunta l’emergenza alluvione; in particolare per quanto riguarda i collegamenti tra le due regioni e la messa in sicurezza del territorio in montagna”.
“Rafforziamo una visione comune non solo sulla sanità, ma anche sul turismo, le infrastrutture, la valorizzazione ambientale, l’innovazione. Una collaborazione importante che oggi definiamo e della quale sono onorato.” E’ quanto afferma il presidente Eugenio Giani che, ribadendo l’impegno comune che già da tempo unisce Toscana ed Emilia Romagna, sottolinea “l’efficacia del sistema di sanità pubblica delle due Regioni, quello più incisivo e funzionante d’Italia – spiega il presidente Giani – che ci rende regioni promotrici di una proposta di legge che salvaguardi il sistema sanitario pubblico da trasmettere in Parlamento e ai nostri Consigli regionali per aumentare le risorse del Fondo portando la spesa sanitaria al 7,5% in rapporto al Pil. Oggi – aggiunge Giani – in realtà la mancanza di interventi adeguati sulla sanità ci sta portando più vicino al 6 per cento che al 7 e questo non è possibile. Se vogliamo mantenere un sistema sanitario efficiente, più diffuso sul territorio e che riesca a garantire la presenza di medici e infermieri nei pronto soccorso, abbattendo le liste di attesa, bisogna avere risorse necessarie per evitare di finire come fanalino di coda in Europa. Giani ha ricordato come la spinta della Toscana e dell’Emilia-Romagna verso la sanità pubblica sia “perfettamente in linea anche con la nostra Costituzione che all’articolo 32 pone la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Mi auguro che tutte le altre regioni sostengano questo slancio nell’interesse dei cittadini”. E per quanto riguarda le infrastrutture come ad esempio la Faentina, l’impegno comune è indispensabile per garantire il ripristino dei collegamenti e i ristori ai cittadini dopo i pesanti danni dell’alluvione della scorsa primavera”.
All’incontro hanno partecipato – per l’Emilia-Romagna – il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, gli assessori allo Sviluppo economico e green economy, Vincenzo Colla, al Turismo e infrastrutture, Andrea Corsini, alla Montagna e welfare, Igor Taruffi, e l’assessora alla Programmazione territoriale e parchi, Barbara Lori. Per la Toscana la vicepresidente Stefania Saccardi e gli assessori alle Infrastrutture e trasporti, Stefano Baccelli e a Turismo ed economia, Leonardo Marras.