‘Toscana digitale: istruzioni per l’uso’ è la strategia annunciata dalla Regione Toscana “per fare della Toscana e dei suoi cittadini una realtà meglio connessa, più digitalizzata e in grado di padroneggiare gli strumenti informatici”.
Tra le nuove figure che prevede la strategia c’è il facilitatore digitale, un nuovo profilo professionale, spiega la Regione. accreditato da corsi che inizieranno a novembre per alcune decine di ore di formazione. Al termine saranno stati creati esperti in grado di alfabetizzare informaticamente numerosi soggetti. I facilitatori saranno di due tipologie: i professionisti e i volontari. I primi faranno capo agli sportelli aperti al pubblico, i secondi alle associazioni del terzo settore.
Secondo l’Ict, l’indice che riguarda le tecnologie informatiche e della comunicazione, in Toscana il 77,4% delle famiglie dichiara di possedere un accesso a Internet, a fronte di un 76,1% a livello nazionale. La scelta delle famiglie toscane di non dotarsi di una connessione internet domestica dipende, spiega Regione Toscana, nel 51,2% dei casi dall’incapacità di utilizzarlo e nel 33,3% dall’idea che internet non sia un mezzo utile o interessante. Solo il 57,8% dei singoli cittadini toscani utilizza un pc e solo il 73,7% dei cittadini toscani con più di sei anni utilizza Internet. Tra questi ultimi, l’87,7% dei cittadini toscani sopra i 14 anni ha utilizzato Internet per servizi di messaggeria istantanea e il 63% per effettuare chiamate o videochiamate.
L’interazione online con la pubblica amministrazione si limita a una percentuale del 31,7%.
Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “Il nostro obiettivo è quello di sviluppare le competenze digitali e le capacità di utilizzare al meglio la rete da parte di tutti coloro che vivono e lavorano in Toscana. Per farlo i nostri uffici hanno predisposto le strategie necessarie. Investiremo per questo una parte significativa delle risorse che ci arriveranno dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ed in particolare dal dipartimento per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale che fa capo al ministro Colao. Per ciò che ci riguarda vogliamo che nessuno rimanga indietro rispetto alla necessità, che tutti abbiamo, di innovarci e connetterci sempre meglio. Per farlo partiremo da chi ne ha più necessità, cioè dagli anziani e dai soggetti fragili, ma anche dalle donne, che i dati ci dicono essere meno formate degli uomini, senza dimenticare, artigiani, imprese, commercianti e numerose altre categorie”.
Stefano Ciuoffo, assessore regionale: “Per raggiungere questo importante obiettivo coinvolgeremo le amministrazioni pubbliche, le associazioni di categoria, il terzo settore, i sindacati, gli sportelli per la tutela del consumatore, le organizzazioni rappresentative degli enti locali, oltre, naturalmente alla rete dei Paas, i Punti di accesso assistito ai servizi, avviata alcuni anni fa dalla Regione. Come indicano i dati Desi, l’indice dell’economia e della società digitale, nei rapporti sull’Italia e le sue Regioni, dobbiamo tutti recuperare il divario che ci separa con gli altri Paesi europei in materia di alfabetizzazione digitale. La Toscana avvierà il suo percorso attraverso i centri di facilitazione digitale, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze generazionali che oggi esistono nel rapporto con le piattaforme digitali”.
Simone Bezzini, assessore regionale: “Anche nella sanità il tema delle competenze digitali è fondamentale, sia per accedere a tutti i servizi online, semplici e veloci, sia per cogliere appieno le potenzialità della telemedicina, a partire dalla televisita tra medico e paziente e il teleconsulto tra professionisti. Le opportunità sono tante sia per i cittadini, sia per gli operatori sanitari. La pandemia ha prodotto una forte accelerazione, con l’utilizzo di massa dei portali regionali per prenotare tamponi e vaccini, oltre 15 milioni di accessi al sito referti Covid, 100mila televisite nel 2020 e altrettante nel 2021, lo sviluppo dell’app Toscana Salute, scaricata sul proprio smartphone da oltre un milione di cittadini, dove è possibile prenotare facilmente visite ed esami, consultare il fascicolo sanitario elettronico e accedere a tanti altri servizi”.
Leonardo Marras, assessore regionale: “Manifattura avanzata, turismo e commercio sono materie il cui sviluppo si lega inesorabilmente al digitale e necessita delle nostre politiche sia per sostenere gli investimenti in strumenti tecnologici digitali, sia, e forse ancor di più, per sviluppare le competenze di chi deve utilizzare gli strumenti stessi. Gli obiettivi che ribadiamo e per cui continueremo a lavorare, dunque, sono: incentivare il trasferimento di sapere digitale dalle scuole e dal mondo accademico e della ricerca al tessuto produttivo; implementare l’ecosistema turistico digitale con strumenti che consentano di avere a disposizione i dati e sfruttare le potenzialità delle rete; sviluppare un sistema di supporto per le piccole e piccolissime realtà del commercio e dell’artigianato di prossimità”.
Alessandra Nardini, assessore regionale: “Nel pieno della transizione digitale la formazione, l’acquisizione di competenze in questo ambito è strategica e indispensabile. In questi anni ci siamo impegnati nel formare ragazze e ragazzi, così come i docenti, rispetto all’utilizzo consapevole dei nuovi strumenti tecnologici e digitali e all’accesso sicuro alla rete, attraverso il progetto del patentino digitale. Anche sul fronte universitario, alta formazione e ricerca, abbiamo messo in campo misure come il bando a supporto della didattica a distanza durante l’emergenza Covid, i bandi Assegni di Ricerca e i Dottorati di Ricerca Pegaso per i quali circa il 57% del totale delle borse finanziate sono riconducibili a tematiche afferenti alle competenze digitali. Il digitale è anche una risorsa essenziale per fare formazione in modo innovativo”.