Siccità in Toscana. Chiesti al Governo 800 milioni per 255 opere.
La Regione Toscana ha presentato al Governo Meloni un elenco di 255 opere per un costo di oltre 800 milioni di euro per contrastare la siccità.
In risposta al decreto legge del 14 aprile scorso con cui la cabina di regia presieduta dal ministro Matteo Salvini ha avviato una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte nel breve termine alla crisi idrica.
Con i dati tecnici di dettaglio, per ciascun intervento, tra i quali il fabbisogno totale o parziale richiesto, l’ordine di priorità, il livello progettuale disponibile, le tempistiche di attuazione.
La risposta della Regione l’elenco delle opere, 255 in tutto, di cui 218 riferite all’approvvigionamento idropotabile, 34 per garantire risorse a fini agricoli, 3 per scopi multifunzionali.
Le macro categorie di queste opere sono: invasi; condotte, interconnessioni e reti idriche; serbatoi; opere di captazione; pozzi; realizzazione e/o adeguamento ed efficientamento impianti irrigui; impianti di trattamento acque; impianti di depurazione.
La ricognizione delle opere, informa Regione Toscana, è stata fatta tramite tutti i soggetti a vario titolo competenti ed in particolare i Consorzi di Bonifica e i gestori del servizio idrico integrato coordinati dall’Autorità Idrica Toscana.
Tutti interventi, prosegue Regione Toscana, che già oggi hanno un livello di progettazione avanzato e come minimo la disponibilità della fattibilità tecnico-economica dell’intervento.
Il presidente Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore ambiente e protezione civile Monia Monni insieme al direttore Giovanni Massini hanno spiegato come “la Regione Toscana sia in prima linea nell’affrontare la siccità e abbia le idee chiare su come potenziare e adeguare le infrastrutture idriche”.
La richiesta è di 802.460.193 milioni di euro suddivisi fra interventi ed opere in ambito irriguo e per l’attuazione di invasi pari a oltre 470 milioni, ed interventi ed opere afferenti al sistema idrico integrato per un importo di 331 milioni di euro.
Giani: “Ci troviamo di fronte ad un’opportunità e se il Governo manterrà le promesse potremmo avere invasi, laghi laghetti. E’ davvero una buona opportunità e noi siamo pronti con progetti in grado di coprire tutto il territorio della Toscana e che possono essere cantierabili già nell’arco di 6 mesi. Se arrivano questi 800 milioni che abbiamo richiesto anche in Toscana vi sarà un salto di qualità. Ma voglio comunque sottolineare che siamo una Regione leader in Italia per avere realizzato spazi per la raccolta delle acque e per come facciamo fronte alla siccità. Basta pensare a Bilancino. Nessun altra regione può vantare spazi e di avere un lago artificiale di questa portata. Con questa richiesta di interventi, abbiamo fatto una scelta importante che ci consentirebbe, in caso di finanziamento da parte del Governo nazionale, di avviare subito le procedure di gara per la realizzazione dell’intervento”.
Monni: “Alla chiamata del Governo ci siamo fatti trovare pronti presentando 255 progetti per circa 800 milioni di euro di investimento. Progetti con un livello di progettazione avanzata e quindi pronti ad andare a gara integrata. Ora vediamo se il Governo fa sul serio mettendoci risorse vere. Ci tengo inoltre a precisare che questo piano è il frutto di un lavoro corale tra Regione Consorzi di Bonifica, Ait, ed i gestori del Servizio idrico integrato e per questo li voglio ringraziare per la professionalità dimostrata che ha permesso di redarre un elenco di interventi concreti finalizzati alla salvaguardia della risorsa idrica”.