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Pitti Uomo 107 a Firenze: 770 espositori. La moda chiede aiuto al Governo

FIRENZE – Pitti Uomo 107 a Firenze: 770 espositori. La moda chiede aiuto al Governo

Pitti Uomo edizione 107 alla Fortezza da Basso di Firenze fino al 17 gennaio.

Inaugurazione con la sindaca Sara Funaro e il presidente Regione Toscana Eugenio Giani.

Inaugurazione con un lungo applauso per Oliviero Toscani, il celebre fotografo scomparso lunedi 13 gennaio all’ospedale di Cecina, provincia di Livorno.

La moda chiede aiuto al Governo, perché arrivi un deciso e preciso supporto alla filiera per affrontare il periodo di crisi: solo nel menswear nel 2024 il calo di fatturato accusato è del 3,6%.

A farsi portavoce del settore il presidente di Pitti Immagine Antonio De Matteis.

De Matteis si è rivolto direttamente al ministro Adolfo Urso, in videocollegamento da Roma  che ha poi approvato, su proposta proprio del ministro delle Imprese e del Made in Italy, il primo disegno di legge annuale sulle Pmi. Provvedimento che, ha spiegato Urso intervenendo da remoto a Pitti, contiene “misure attese soprattutto dal settore della moda”.
“Chiediamo al ministro di supportare la filiera in questo momento difficile – De Matteis in apertura della cerimonia – non ci possiamo permettere di perdere la filiera e il know how. Credo che il governo abbia il dovere di supportarci”.

Il ministro gli ha risposto spiegando che la legge sulle Pmi metterà 100 milioni di euro a disposizione dei ‘mini-contratti’ di sviluppo, e conterrà uno strumento destinato a “rendere più agevoli, finanziandole, le aggregazioni di imprese”.

Sara Funaro, sindaca di Firenze: “Firenze diventa capitale della moda con Pitti Uomo, simbolo di eccellenza e stile.
Il comparto della moda sta affrontando sfide complesse e vivendo un momento di criticità, ma eventi come questo dimostrano la forza di un settore che continua a essere centrale per la nostra economia e identità.
Con migliaia di buyers e professionisti da tutto il mondo, Pitti Uomo non è solo un’opportunità per il territorio, ma un momento di connessione, creatività e valorizzazione delle eccellenze.
Firenze, come la moda, continua ad essere motore di innovazione e bellezza, di destinazione e pregio”.

 

Giani: E’ un’edizione di grandi aspettative con 770 espositori e una prospettiva di grande seguito anche anche da un punto di vista internazionale con il 45 per cento dei brand esteri. Se anche esiste una crisi nel  mondo della moda, vedo tanti sintomi di affermazione del Made in Italy che attraverso la moda si proietta  verso un rilancio all’insegna del genio, della creatività e della professionalità degli operatori del settore”.

Giani nel corso del suo intervento ha voluto sottolineare l’impegno della Regione Toscana rispetto alla crisi che sta vivendo il settore della moda: “Al tavolo regionale per la moda, stiamo appunto finalizzando un memorandum  per la difesa ed il rilancio della moda in Toscana che verrà proposto e sottoscritto a breve con le categorie economiche ed organizzazioni sindacali partecipanti allo stesso tavolo”.
“L’anno appena trascorso è stato segnato dalle guerre, situazione che porta  a una chiusura generale dei mercati ed a uno scenario internazionale che può avere rallentato la crescita del settore.  Non a caso dopo l’elezione di Trump si parla di dazi e di dogane. C’è stato un freno, ma la moda in realtà, da un punto di vista della crescita, del benessere, della qualità della vita e delle prospettive per il futuro, rappresenta uno dei mondi con più prospettive. Lo dimostra il fatto che a Firenze e in Toscana arrivano imprenditori per conoscere le normative urbanistiche per costruire nuovi stabilimenti. Significa che nel settore c’è vitalità e voglia di crescere. Oltre la crisi, dobbiamo guardare al momento in cui si rialza la curva delle esportazioni della moda, espressione del DNA italiano nel mondo”.

 

 

 

 

Funaro: “La moda per Firenze con Pitti Immagine è sempre stata centrale e oggi deve esserlo ancora di più, a maggior ragione in un momento in cui, lo abbiamo visto nei nostri territori, c’è una crisi del settore e c’è un tema di attenzione che deve essere portato ancora più forte. In questo momento dobbiamo non solo avviare una riflessione per la tutela delle aziende che ci sono ma lavorare anche per un rilancio, con dei piani industriali per valorizzare la moda a livello nazionale”. Lo ha detto la sindaca di Firenze, Sara Funaro, parlando con iu giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione della 107esima edizione di Pitti Uomo al Palazzo degli Affari.

“Sono convinta che per fare questo dobbiamo lavorare tutti insieme: con un dialogo tra le imprese, tra le istituzioni, e il confronto continuo con i lavoratori. Noi vogliamo che Firenze sia al centro delle politiche sulla moda e delle politiche per valorizzare e sviluppare sempre di più il nostro territorio. E fare in modo che il Pil dei nostri territori, composto dal turismo ma da una buona parte del manifatturiero, continui a tenere una centralità nel manifatturiero”.

 

 

Ministro ga spiegato che la legge sulle Pmi metterà 100 milioni di euro a disposizione dei ‘mini-contratti’ di sviluppo, e conterrà altri due strumenti: uno destinato a “rendere più agevoli, finanziandole, le aggregazioni di imprese”, così favorendole. L’altra misura, ha aggiunto Urso, “favorisce il passaggio generazionale: per le imprese fino a 50 dipendenti, un sistema di trasferimento generazionale con part-time incentivato con accompagnamento alla pensione e assunzione agevolata degli under 35”, favorendo “il trasferimento di competenze ai giovani neoassunti”.
Urso ha quindi ricordato, oltre alla proroga della cassa integrazione al 31 gennaio, l’appuntamento del 24 gennaio per la riunione del tavolo sul settore moda al Mimit, “per mettere a sistema quello che abbiamo fatto e quello che abbiamo intenzione di fare”. Poi c’è l’”importante e decisiva partita che il governo italiano ha aperto in sede europea”, perché “la sfida è nella nuova politica industriale che l’Europa deve mettere subito in campo, per rispondere alle politiche che altri attori globali hanno messo in campo e che rendono più difficile l’attività produttiva delle nostre imprese”. “Sarò a Strasburgo la prossima settimana per incontrare buona parte dei commissari di competenza del mio dicastero”, ha annunciato il ministro.

“Forse dopo tanti anni per la prima volta abbiamo bisogno delle istituzioni, che mettano in campo una vera politica industriale – ha detto Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia. “C’è il tema delle filiere, quello della formazione, e quello della riqualificazione delle persone che fatalmente con il cambio delle tecnologie dovranno uscire dal mondo del lavoro”.

CINZIA GORLA

© Riproduzione riservata

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