Ognissanti con boom di turisti in Toscana.
Circa 610 mila i pernottamenti nelle strutture ricettive della regione. Ognissanti migliore del 2021 per il turismo in Toscana. Lo fa sapere Confesercenti Toscana.
Turisti italiani e stranieri arrivati nel week end non solo verso le città/centri d’arte, ma anche verso le località termali, rurali e di collina.
Il trend di aumento dei flussi, rispetto allo scorso anno, coinvolge tutte le tipologie di prodotto, anche se non in maniera uniforme. In particolare, il tasso di occupazione rilevato per le città d’arte si attesta al 95%. Meno inteso il flusso di prenotazioni verso le località costiere, con tassi di occupazione del 75% delle strutture disponibili e al netto delle chiusure stagionali degli esercizi ricettivi. Stesso trend anche per le località montane che si attestano al 76% di occupazione. Invece, per le località termali e collinari i tassi rilevati sono rispettivamente dell’85% e del 87%.
“Il turismo negli ultimi anni ha subito un ‘effetto elastico’ particolarmente rilevante – dichiara Confesercenti – con estati che hanno registrato andamenti generalmente positivi e periodi invernali caratterizzati da restrizioni e problemi legati a trasporti, spostamenti e accoglienza. Quest’anno in particolare con una bella stagione che da Aprile fino ad oggi ha regalato temperature miti, i dati sono particolarmente positivi. E’ il momento di fare scelte strutturali ed affrontare i grandi nodi del turismo, dal cambiamento della domanda turistica, alla trasformazione dei flussi di provenienza, fino alla forte competizione dei nuovi player del Turismo globale che stanno interessando in profondità anche la nostra regione”.
In generale la tendenza positiva della domanda turistica è attesa in quasi tutte le aree della regione, anche se per la fascia costiera i tassi di saturazione si fermerebbero al di sotto dei valori medi, ad eccezione della Versilia. Un trend migliore, invece, per le aree della Val d’Orcia, della Garfagnana, del Chianti, della Val d’Elsa e della Val di Chiana. Una buon livello di prenotazioni è stato registrato anche per il Mugello e il Valdarno.
“E’ un ponte molto positivo sia dal punto di vista della domanda che delle prenotazioni. – spiega Luca Serafini, presidente Terranostra Coldiretti Toscana – L’agriturismo, e più in generale la campagna, è reduce da una stagione estiva da tutto esaurito dove a trainare le presenze sono stati gli stranieri. Ponte di Ognissanti orientato verso un turismo interno, nazionale, che approfitta della vicinanza delle strutture, immerse tra colline, campagne e borghi e della possibilità di trovare una straordinaria varietà di produzioni locali che sono una delle principali motivazioni per chi sceglie una vacanza. Il clima, da questo punto di vista, ci ha favorito”.
Con 5.400 strutture e quasi 90 mila posti letto la Toscana è la regina dell’accoglienza rurale a livello nazionale capace di attrarre oltre 4 milioni di presenze ed oltre 1 milione di arrivi nell’anno d’oro pre Covid, il 2019. Livello di presenze che le strutture toscane potrebbero raggiungere anche per il ponte di Ognissanti proprio grazie alla coincidenza del fattore meteo e calendario.
Accanto a quanti scelgono le città d’arte, la montagna, la campagna e soprattutto il mare spinti dal caldo, in molti – sottolinea Coldiretti Toscana – hanno deciso di tornare nei luoghi di origine anche per onorare i propri cari in una ricorrenza che resta tra le più radicate della tradizione nazionale. La grande maggioranza ha scelto di alloggiare nelle case di proprietà, di parenti o amici ma non manca chi opta per alberghi, bed and breakfast, case in affitto ed appunto agriturismo”.