LoSeduta di insediamento per il Parlamento regionale degli studenti della Toscana.
Ad aprire la seduta con i suoi saluti il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, presente assieme ai consiglieri regionali Francesco Gazzetti e Diego Petrucci.
Presidente del Parlamento degli studenti della Toscana 2022-23 è stata eletta a larga maggioranza Maria Vittoria D’Annunzio, proveniente dall’istituto Alberti Dante di Firenze.
Il Parlamento ha iniziato la sua attività in coincidenza con la celebrazione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, e per questo in aula campeggiava un paio di scarpe rosse posto sopra la bandiera italiana e quella europea
Mazzeo ha iniziato ricordando i numeri drammatici della violenza sulle donne anche in Italia.
Il presidente del Consiglio regionale ha poi ricordato il suo arrivo in Toscana come studente nel 1996 e ha sottolineato di aver scelto questa terra “perché non si è mai voltata dall’altra parte. Senza il diritto allo studio garantito in Toscana, io oggi non sarei qui.
Per questo ha proposto ai ragazzi del Parlamento “di fare un patto: non essere mai indifferenti”.
E ha chiesto loro di essere uno stimolo, un laboratorio politico per operare profondi cambiamenti necessari: “Attraverso le vostre lenti possiamo guardare a quello che accadrà in futuro per questo vi domando di non occuparvi solo di temi che riguardano i giovani, ma anche di altre questioni fondamentali, come la sanità pubblica”.
Il Parlamento regionale degli studenti, istituito con la legge regionale 34 del 2011, è un organo democratico di rappresentanza degli studenti degli istituti secondari di secondo grado della Toscana; dura in carica due anni ed è composto da sessanta studenti, di cui cinquanta eletti dalla popolazione studentesca delle scuole e dieci nominati dalle consulte provinciali degli studenti.
Il Parlamento elabora proposte, rapporti e relazioni da presentare ai decisori politici su temi di interesse e di attualità del mondo giovanile, con l’obiettivo di valorizzare il contributo che i giovani possono dare alla realizzazione dei valori che animano e sostengono il progresso civile e sociale. In particolare, può formulare proposte all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e alla giunta regionale, oltre ad osservazioni sugli atti all’esame del Consiglio, concernenti i giovani e il mondo della scuola. Può anche chiedere di essere ascoltato in merito dalle commissioni consiliari competenti.