FIRENZE – “Sui centri di permanenza per i rimpatri ne abbiamo parlato e credo sia emersa una generale condivisione sull’opportunità che la Toscana si doti di una struttura. Un centro di piccole dimensioni, che abbia meno di cinquanta posti, che funzioni da deterrente per gli extracomunitari espellibili, che sono più della metà di chi commette reati che creano particolare allarme sociale”.
Cpr, Centro permanenza per i rimpatri, così il prefetto di Firenze Valerio Valenti al termine della Conferenza regionale sull’autorità pubblica sicurezza, che si è tenuta nel capoluogo toscano.
Il sindaco Dario Nardella è d’accordo: “Siamo a disposizione per vedere se nell’area metropolitana di Firenze vi siano strutture adeguate. Non deve essere troppo grande, non deve violare assolutamente i diritti della persona, ma deve essere uno strumento efficace per una brevissima permanenza e poi per creare le condizioni per un veloce rimpatrio. Non stiamo parlando d’immigrati integrati, persone che lavorano e vivono nelle nostre comunità, ma di criminali che delinquono abitualmente e che mettono in cattiva luce il tema degli immigrati, un tema va trattato con intelligenza, pragmatismo e non in modo ideologico o razzista”.