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Disabilità, ‘La persona al centro’ in Toscana

Sono oltre 190mila le persone con disabilità in Toscana secondo i dati Istat. Una quota tendenzialmente in aumento secondo quanto emerge dal sesto Rapporto sulle disabilità in Toscana, curato dall’Osservatorio sociale regionale e presentato nel corso di una iniziativa online cui ha partecipato anche l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli.

Nel 2020, anno della pandemia, si è infatti registrato un afflusso notevole agli uffici preposti: le commissioni competenti hanno certificato oltre 8.000 nuove persone, di cui 3.500 con gravità, i servizi sociali hanno aperto quasi 1.000 nuove cartelle e nelle scuole dell’obbligo si sono iscritti 1.400 nuovi alunni con disabilità.

Ha evidenziato Spinelli: “La tendenza che questi dati evidenziano è quella di un allargamento della platea dei destinatari dei servizi rivolti alle persone con disabilità e quindi di un probabile incremento complessivo in un anno di emergenza, come il 2020, in cui i bisogni si sono acuiti e anche la capacità dei servizi territoriali di intercettare i bisogni ha dovuto crescere ed adattarsi alla fase pandemica”.

Nel suo intervento di commento al rapporto, l’assessora ha insistito in particolare sui percorsi di autonomia e di vita indipendente. Ha detto Spinelli: “Questo rapporto si intitola “La persona al centro” e questo evidenzia al meglio l’idea di welfare che abbiamo in mente: la persona con disabilità va considerata non solo come destinataria di interventi, ma riconosciuta come soggetto portatore di diritti e di un progetto di vita personale, che deve stare al centro di un percorso di presa in cura complessiva, in moda da favorire la partecipazione alla definizione degli interventi e di favorire una vera inclusione all’interno della comunità, che vogliamo sempre più inclusiva e coesa. In tal senso, saranno importanti gli investimenti previsti dal Pnrr, che con due Missioni, la 5 e la 6, prevede risorse dedicate agli investimenti infrastrutturali sia per i servizi sociali che per quelli sanitari, in un’ottica di miglioramento dei percorsi di autonomia e di inclusione delle persone con disabilità”.

In questa direzione vanno alcuni progetti intrapresi negli ultimi anni dalla Regione, come il “Dopo di noi” che vogliono favorire l’autonomia e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità, con interventi di accompagnamento all’uscita dal nucleo familiare e di supporto alla vita autonoma in appartamenti supportati. Finora, ha evidenziato il Rapporto, sono sono stati 1.126 i beneficiari degli interventi che si sono realizzati in 120 luoghi del “Dopo di noi”, in massima parte appartamenti dove possono vivere nuclei di un massimo di 5 persone.

Ha sottolineato l’assessora: “Le esperienze del Dopo di noi”, rappresentano un’importante risposta per la costruzione dei percorsi di vita autonoma. Fino ad oggi abbiamo investito in questo ambito quasi 22 milioni di euro, di cui 18 di risorse regionali; una cifra importante, ma ancora certamente non sufficiente rispetto al fabbisogno e alle potenzialità. Ma è la direzione giusta e che vogliamo continuare a sviluppare”.

 

© Riproduzione riservata

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