La giunta regionale dà il via libera al programma delle attività della Rete regionale Codice Rosa per l’anno 2022-2023, “finalizzato al rafforzamento e allo sviluppo di azioni coordinate, efficaci e omogenee sull’intero territorio toscano, in modo da continuare a garantire risposte immediate alle esigenze di cura di tutte le vittime di violenza e abusi”.
Il programma, illustra Regione Toscana, introduce una novità, un nuovo percorso sperimentale, rivolto all’accoglienza di persone vittime di violenza con bisogni speciali e che prevede l’attivazione di un numero dedicato all’informazione e all’orientamento ai servizi per le vittime dei crimini di odio, con relativa campagna di lancio, realizzazione di materiale informativo e aggiornamento degli strumenti operativi.
Il programma garantisce, inoltre, la continuità di percorsi specifici come quello di accoglienza entro le 72 ore dall’evento in emergenza avviato nelle Aziende sanitarie nell’ambito della Rete regionale Codice Rosa. Anche per il 2022-2023 sono previsti eventi formativi multidisciplinari. Per la realizzazione di queste attività sono state stanziate 75mila euro.
La rete regionale Codice Rosa collega e coordina tutte le forze che all’interno del servizio sanitario toscano lavorano per offrire alle vittime di violenza e abusi un aiuto pronto e tempestivo e assicurare, fin dalla fase dell’emergenza, il supporto sanitario, sociale e psicologico e l’attivazione dei servizi territoriali.
Il Codice Rosa è un progetto della Regione Toscana, sviluppato a seguito dell’esperienza positiva realizzata dalla Asl 9 di Grosseto.
Dopo una fase sperimentale, nel dicembre 2016 è stata istituita la rete regionale Codice Rosa, per gli interventi a favore di adulti e minori vittime di violenze e/o abusi.
In ogni pronto soccorso c’è una stanza dedicata alle vittime di violenza. Il servizio impegna una task force interistituzionale, formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, forze di polizia.