Caro bollette, è calato il buio sui Comuni toscani la sera di giovedì 10 febbraio. Le luci si sono spente alle 20 e per trenta minuti i monumenti, gli edifici e i luoghi simboli sono rimasti nell’oscurità. Vasta adesione della Toscana alla protesta nazionale ‘Luci spente nei Comuni’ dichiarata da Anci, presidente nazionale il sindaco Decaro, per chiedere un intervento concreto da parte del Governo con una protesta simbolica importante. Come sottolinea il presidente regionale Anci Matteo Biffoni, sindaco di Prato, che ha spento il Castello dell’Imperatore, uno dei luoghi simboli di pregio della città: “I rincari delle bollette sono insostenibili per i Comuni. Per poter pagare le bollette saremo costretti a intervenire su tariffe e servizi. L’obiettivo di questa protesta è rappresentare simbolicamente la crescente criticità derivante dall’impatto della crisi energetica sui costi di gestione delle famiglie, delle imprese, delle grandi strutture pubbliche, nonchè sugli equilibri di bilancio dei Comuni. Lo spegnimento di uno dei principali monumenti della città simboleggia la preoccupazione per il rischio di chiusura dei servizi e delle imprese, ma soprattutto la necessità di tenere accesa la speranza grazie alle opportunità di investimento e di sviluppo per il futuro che si avranno col Pnrr”.
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha spento Palazzo Vecchio: “Il caro bollette è diventato insostenibile. Firenze si spegne simbolicamente per 30 minuti per chiedere un aiuto concreto al Governo, per le famiglie, le imprese, i Comuni”. Livorno ha spento la facciata di Palazzo Comunale. Pisa ha spento i suoi luoghi simbolo Palazzo Gambacorti, sede del Comune, e Logge di Banchi. Il sindaco Michele Conti. “Ci associamo alla protesta nazionale per segnalare l’urgenza di una rapida soluzione all’aumento dei costi dell’energia che sta colpendo famiglie e imprese. Un messaggio simbolico che deve arrivare al Governo affinché, rapidamente, trovi delle soluzioni concrete per evitare che gli aumenti danneggino la ripresa economica e dei consumi nel nostro Paese”. Arezzo con il sindaco Alessandro Ghinelli ha spento Palazzo Comunale. Empoli con il sindaco Brenda Barnini ha spento le luci di piazza della Vittoria. E poi le logge a Pistoia, piazza Bad Kissingen sul mare a Massa, la statua ‘Armonia di luci e ombre’ a Carrara, la Cappella di piazza del Campo a Siena, il Palazzo comunale di Montepulciano, Torre Matilde a Viareggio, il teatro comunale a Montaione, il Parco dell’acqua e i giardini a Rapolano Terme, il cancello dell’Ilva a Follonica. Il Comune di Marciana, isola d’Elba, ha invitato anche i cittadini ad aderire.