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Capodanno 2024: botti vietati a Siena, Pisa, Firenze, Pistoia, Arezzo

Capodanno 2024: botti vietati a Siena, Pisa, Firenze, Pistoia, Arezzo.

Capodanno 2024, botti vietati in alcuni Comuni della Toscana con ordinanza firmata dai sindaci. Mentre altri preferiscono non firmare ordinanze e limitarsi a “inviti alla responsabilità”.

Firenze, sindaco Dario Nardella, ha vietato i botti. Li vietano, anche limitatamente a determinate zone della città, anche Siena, Pisa, Livorno, Pistoia, Arezzo, San Gimignano, Cecina.

Comuni come Empoli e Rosignano Marittimo li vietano tutto l’anno, così come Livorno in aree cosiddette sensibili, come da loro regolamento di polizia urbana.

Vediamo nel dettaglio i Comuni che vietano botti e petardi per questo Capodanno 2024.

“Divieto tassativo, dalle ore 17 del 31 dicembre e fino alle ore 6 del 1 gennaio 2024, di far esplodere botti e petardi o comunque qualsiasi materiale pirico anche di libera vendita, nella Piazza del Campo e nelle vie e vicoli afferenti ad essa delimitati dai presidi di verifica e controllo per l’evento di fine anno”, come da ordinanza firmata a Siena dal sindaco Nicoletta Fabio.

Firmata per il Capodanno 2024 l’ordinanza dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli che dispone nei giorni di domenica 31 dicembre e lunedì 1 gennaio il divieto di accendere fuochi d’artificio e altri artifici pirotecnici come petardi e mortaretti in tutta l’area del centro storico della città.

Il Comune di Livorno, sindaco Luca Salvetti, ricorda che nella notte tra 31 dicembre e 1 gennaio vige il divieto di esplodere petardi in luoghi sensibili della città.
Il divieto è previsto dal regolamento di Polizia Urbana che, all’articolo 4 comma 2, “indica il divieto generale di gettare oggetti accesi o esplodere petardi in luoghi pubblici o aperti al pubblico o destinati ad uso pubblico, e precisa che per la notte di San Silvestro e Capodanno il divieto permane nei luoghi sensibili della città. Vale a dire in prossimità di ospedali, case di cura o di riposo, luoghi di culto e cimiteri. Ma anche aree di sgambatura cani, canili e cliniche veterinarie. Enelle aree in cui vi sia concentrazione organizzata di persone.
A Pisa, sindaco Michele Conti, emesse le ordinanze per la sicurezza in vista della notte di Capodanno. Che prevedono anche il divieto per i privati di far scoppiare petardi e fuochi d’artificio nelle strade e piazze del centro storico.

Dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2023 alle ore 12.00 del 1 gennaio 2024, all’interno delle strade e piazze del centro storico è vietato accendere e lanciare articoli pirotecnici con effetto di scoppio, a miccia o sfregamento (fuochi d’artificio, petardi, razzi, mortaretti).

La inottemperanza alla ordinanza sarà punita con una sanzione amministrativa da un minimo di 25.00 euro fino a 500.00 euro. La misura si rende necessaria per “scongiurare o limitare il più possibile le situazioni di pericolo e di disagio, soprattutto all’interno delle aree nelle quali si riverserà un ingente numero di persone per i festeggiamenti del fine anno 2023. Nelle quali sono stati organizzati, dall’amministrazione comunale spettacoli gratuiti per l’occasione”.

A San Gimignano, sindaco Andrea Marrucci, “Per la tutela dell’incolumità pubblica e per la preservazione del patrimonio artistico della città un’ordinanza del sindaco di San Gimignano in vista dei festeggiamenti di Capodanno. Il provvedimento dispone che dalle ore 8 del 31 dicembre e fino alla stessa ora del 1 gennaio vietati in tutta l’area delimitata dalle mura l’utilizzo di materiale pirotecnico, l’accensione di fuochi. E’ proibito usare in modo improprio oggetti che, per la loro consistenza, possono costituire strumenti atti ad offendere o a porre in pericolo l’incolumità pubblica”.

A Pistoia, sindaco Alessandro Tomasi, botti vietati “dalle 12 del 31 dicembre alle 7 di 1 gennaio 2024 sia nei luoghi pubblici che in ambienti privati aperti al pubblico o nei quali tali attività potrebbero “recare pregiudizio a terzi e produrre effetti su spazi pubblici o aperti al pubblico”. Vietato, inoltre, il lancio delle cosiddette lanterne cinesi volanti. Così come ogni altro strumento volante tipo mongolfiera che abbia a bordo materiali infuocati o con fiamma libera.

A Follonica, sindaco Andrea Benini, “dalle 18 del 31 dicembre fino alle 6 del giorno seguente è vietato utilizzare materiale esplodente, fare esplodere petardi, castagnole e simili artifici esplodenti e fortemente rumorosi nelle vie del centro urbano di Follonica. Esclusi dal divieto solo gli articoli pirotecnici inoffensivi classificati F1”.

A Cecina, Comune commissariato, la commissaria prefettizia Vincenza Filippi vieta con ordinanza botti, fuochi d’artificio, petardi, in alcune vie del territorio.

Empoli, sindaca Brenda Barnini, ricorda, “che in merito all’utilizzo dei cosiddetti botti, ovvero petardi e simili, è in vigore il regolamento di Polizia Urbana. In particolare l’articolo 9, comma 5 prescrive sempre, durante tutto l’anno, non solo a Capodanno, il seguente divieto: ‘È vietato far esplodere petardi, ancorché di libera vendita, in area pubblica o di uso pubblico’.
Rosignano Marittimo, con regolamento di polizia urbana approvato nel 2014 e modificato nel 2018 con l’allora sindaco Alessandro Franchi, recita all’articolo 4 che è vietato “effettuare accensioni pericolose con energia elettrica o fuochi, esplodere petardi o gettare oggetti accesi, in luoghi pubblici o privati non adibiti allo scopo o non autorizzati. Accendere lanterne volanti (sky lantern), riscaldate da fiamma viva posta alla loro base, in tutte le zone del territorio comunale”.

 

Nei giorni scorsi a Prato i Carabinieri hanno sequestrato 50mila botti e prodotti pirotecnici illegali in un esercizio commerciale gestito da un cittadino cinese che è stato denunciato.

Circa 50mila prodotti pirotecnici sequestrati per un peso complessivo di 100 chili di polvere esplosiva.

I militari dell’Arma della stazione di Prato hanno controllato un esercizio commerciale gestito da un cittadino cinese. All’interno dell’attività trovati circa 50.000 pezzi di botti e prodotti pirotecnici, tutti messi in vendita senza le previste autorizzazioni. Il titolare dell’esercizio commerciale, un cittadino cinese di 35 anni, denunciato in stato di libertà per commercio abusivo di materiale esplodente

© Riproduzione riservata

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