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Banda ultra larga, Toscana e Mimit firmano addendum da 34,6 milioni

Banda ultra larga, Toscana e Mimit firmano addendum da 34,6 milioni.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso hanno firmato al Mimit il secondo addendum all’accordo di programma per il piano di diffusione della banda ultra larga (Bul) nelle cosiddette aree bianche della Toscana stipulato nel 2016. Per un importo complessivo di 34,6 milioni di euro.

La Toscana è la quarta Regione, dopo Emilia Romagna, Lazio e Piemonte a procedere alle modifiche del piano tecnico regionale, redatto insieme alle strutture del Ministero. Che prevede la rimodulazione di alcune risorse per venire incontro alle necessità di spesa da parte dei territori.

I 34,6 milioni di euro sono relativi all’intervento a concessione, realizzato da Open Fiber, che riguarda le aree bianche, 254 dei 273 comuni toscani. Verranno raggiunte 410.629 utenze di abitazioni e imprese.

Dal Piano sono esclusi soltanto 14 Comuni. Sono Chitignano, San Giovanni Valdarno, Barberino di Mugello. Capraia e Limite, Vicchio, Monte Argentario. Castagneto Carducci, Livorno, Sassetta, Pietrasanta, Viareggio, Massa, Montignoso,Vaiano. Comuni per i quali la percentuale di territorio coperto da servizi di banda ultralarga da parte di operatori privati supera il 95%.

Eugenio Giani: “La firma suggella un percorso virtuoso che la Regione ha seguito con puntualità e rigore ed in accordo con le amministrazioni locali interessate. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a connettere alla banda ultra larga le aree cosiddette a fallimento di mercato. Dove i vari gestori non trovano conveniente intervenire.

Si tratta di un processo che abbiamo già iniziato nel 2018, che ha già dato i primi, ottimi risultati e che contiamo di concludere entro la fine del 2025. Al termine di questo processo di infrastrutturazione saranno migliaia e migliaia i cittadini e le imprese che potranno contare su connessioni molto più veloci ed adeguate agli standard europei ed internazionali. Con positivi riflessi in fatto di studio e commercio con i mercati mondiali”.

Adolfo Urso: “Si tratta di un atto amministrativo di grande rilevanza per il territorio toscano. L’infrastrutturazione digitale è elemento cardine, sempre più essenziale, per le imprese, i cittadini e per lo sviluppo del Paese. E, in particolare, di quelle aree, le cosiddette aree bianche o a fallimento di mercato, in cui la penalizzazione per l’assenza di servizi di connettività è più presente.

Dal 2016 sono intercorsi molti avvenimenti, di natura attuativa, pandemica e tributaria che hanno reso necessario un aggiornamento del piano tecnico. Al fine di completare gli interventi previsti nella regione Toscana rispetto al grande progetto Banda Ultra. Un esercizio tecnico molto delicato che ha consentito di ricalibrare gli interventi sul territorio, ottimizzando l’impiego delle risorse stanziate ed evitando il disimpegno dei fondi comunitari. Grazie al supporto degli uffici tecnici di questa amministrazione. E di quelli regionali e del Ministero della sovranità alimentare e delle foreste, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e di Infratel Italia”

Open Fiber, il concessionario, sta realizzando l’infrastruttura e poi la gestirà e manuterrà per 20 anni. Infratel invece è il soggetto in house del Ministero e l’attuatore nazionale della strategia banda larga.

La sottoscrizione segue il processo di aggiornamento dell’Accordo Quadro tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale dell’11 febbraio 2016. Approvato dalla Conferenza Stato Regioni e Province Autonome nella seduta dell’8 marzo 2023.

© Riproduzione riservata

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