LUCCA – La Guardia di Finanza di Lucca con il supporto delle Fiamme Gialle di Caserta e L’Aquila, ha dato esecuzione a un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Firenze per un valore complessivo di circa sette 7 milioni di euro. Il provvedimento nasce da un’operazione della Gdf lucchese con la Dda, Direzione distrettuale antimafia, di Firenze che ‘ha portato alla scoperta di una presunta organizzazione a delinquere con base a Lucca, operativa dal 2013, contigua al clan camorristico dei Casalesi’. Dedita all’illecita aggiudicazione di appalti, alle frodi nelle pubbliche forniture e al riciclaggio dei relativi proventi illeciti in aziende toscane e campane. Tra i beni sequestrati ci sono 26 conti correnti, 2 auto, 8 società, 18 locali ad uso commerciale, 32 abitazioni, 7 autorimesse e 4 terreni.
L’inchiesta, che nel 2018 aveva portato all’esecuzione di cinque arresti, avrebbe accertato che ‘il gruppo criminale ruotava attorno ad imprenditori edili residenti in provincia di Lucca e Caserta che, utilizzando prestanome e società compiacenti, molte delle quali ‘apri e chiudi’, si aggiudicavano decine di appalti della Asl 3, Napoli Sud, per milioni di euro, in relazione a commesse per lavori edili, banditi per importi inferiori ai valori soglia oltre i quali sarebbe stato necessario ricorrere alle procedure ordinarie di affidamento. Il sodalizio aveva stabilito ‘consolidati rapporti corruttivi’ con un dirigente della Asl, il quale non solo aveva aggiudicato gli appalti in violazione delle norme di trasparenza, correttezza e imparzialità, ma aveva anche consentito al sodalizio di incassare i pagamenti pur senza l’esecuzione dei lavori. I proventi illeciti venivano poi, per buona parte, riciclati in una società immobiliare, con sede a Lucca, considerata la cassaforte del sodalizio, attraverso operazioni di acquisto, ristrutturazione o costruzione di edifici da parte di società del gruppo’.