(Adnkronos) – Un Leone d'oro negato per motivi politici. Marco Bellocchio, ospite alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare il suo corto fuori concorso ‘Se posso permettermi – Capitolo II’, rievoca un aneddoto che risale al 1965, quando il suo film ‘I pugni in tasca’, venne rifiutato dall'allora direttore del festival, Luigi Chiarini. “La prima volta Chiarini rifiutò ‘I pugni in tasca’ perché ai tempi i direttori decidevano politicamente”, racconta Bellocchio. “Aveva deciso che Luchino Visconti dovesse avere il Leone d’oro e lo ebbe per ‘Vaghe stelle dell’Orsa’. Però due anni dopo mi invitò per ‘La Cina è vicina’ che fu premiato. A quei tempi la politica aveva una capacità dominatrice”. parola di Marco Bellocchio. Il regista fa il punto anche sulla tanto attesa serie tv dedicata ad Enzo Tortora, confermando che le riprese inizieranno tra poche settimane. "È una situazione molto complessa", sarà una sfida "mille volte più complicata" dell'ultimo cortometraggio, ha ammesso Bellocchio, senza però svelare dettagli sul cast che interpreterà la vicenda umana e giudiziaria del celebre conduttore televisivo, ingiustamente accusato di camorra. Sulla serie su Tortora “siamo proprio all’opposto: questo corto è stato fatto con leggerezza e divertimento in 5-6 giorni. Per la serie dovremmo iniziare le riprese tra 2-3 settimane ma è mille volte più complicato”. (Dall’inviata Loredana Errico) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Venezia 81, Bellocchio e il ‘no’ a ‘I pugni in tasca’: “Ai tempi la politica dominava”
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