(Adnkronos) –
Il Cremlino chiede agli Stati Uniti di convincere l’Ucraina ad agire per arrivare alla pace dopo l’annuncio della visita di Volodymir Zelensky alla Casa Bianca venerdì. “Auspichiamo che l’influenza degli Stati Uniti, le capacità diplomatiche del Presidente Trump incoraggeranno l’Ucraina a partecipare più attivamente e prontamente al processo di pace”, ha dichiarato il portavoce, Dmitry Peskov. “Accogliamo con favore le intenzioni (di Trump, per trovare il modo di porre fine al conflitto, ndr) e la conferma della volontà politica di contribuire a trovare soluzioni pacifiche”.
Trump ha confermato oggi che venerdì riceverà Zelensky. ”Credo di sì”, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano conferma a bordo dell’Air Force One di ritorno dall’Egitto. In precedenza Zelensky aveva annunciato che ”questa settimana” si sarebbe recato alla Casa Bianca e oggi, in un post su X, ha scritto che “mentre la guerra in Medio Oriente volge al termine, è importante non perdere lo slancio per promuovere la pace”. ”Anche la guerra in Europa può essere risolta, e per questo la leadership degli Stati Uniti e degli altri partner è di fondamentale importanza”.
Zelensky ha sottolineato che ”è importante che il presidente Trump sia riuscito a mettere in atto le misure necessarie per garantire il rilascio degli ostaggi e porre fine alla guerra a Gaza. Indubbiamente, le azioni giuste degli Stati Uniti possono anche contribuire a porre fine alla guerra della Russia contro l’Ucraina”.
Un convoglio umanitario delle Nazioni Unite è stato colpito dalle forze armate russe nell’oblast di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Lo hanno dichiarato le autorità ucraine locali aggiungendo che non ci sono state vittime nell’attacco. “Gli occupanti hanno deliberatamente preso di mira con droni e colpi di artiglieria i camion dell’Ocha”, l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, ha scritto sui social Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare della regione di Kherson.
Il convoglio delle Nazioni Unite era composto da ”quattro veicoli bianchi con insegne: non equipaggiamento militare, ma auto che trasportavano aiuti alla popolazione”, ha scritto Prokudin. ”Un veicolo è andato a fuoco, un altro è rimasto gravemente danneggiato”, ha aggiunto.
“Un’altra brutale violazione del diritto internazionale”, ha scritto in un post su X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha. Il ministro sottolinea come i camion fossero “chiaramente” riconoscibili. Si tratta quindi, denuncia, di “un’altra violazione brutale del diritto internazionale, che testimonia il disprezzo totale da parte della Russia per le vite dei civili e i suoi obblighi internazionali”. Il ministro chiede una “condanna chiara per l’attacco al personale umanitario” e “ulteriori pressioni sull’aggressore”.
Le Nazioni Unite hanno condannato l’attacco, denunciando il raid “inaccettabile” dell’esercito russo, che secondo le autorità locali non ha causato vittime solo per miracolo. “Attacchi del genere sono del tutto inaccettabili. Gli operatori umanitari sono protetti dal diritto internazionale umanitario e non dovrebbero mai essere attaccati”, ha dichiarato in una nota Matthias Schmale, coordinatore dell’aiuto umanitario delle Nazioni Unite in Ucraina.
La Russia ha attaccato nella notte Kharkiv con bombe guidate Kab, danneggiando un ospedale e ferendo almeno sei persone. Lo hanno riferito le autorità locali. Al momento del raid, nell’ospedale erano ricoverati più di 100 pazienti, ha dichiarato Oleksiy Dotsenko, direttore del reparto chirurgico della struttura, in un commento a Suspilne Kharkiv. “Un attacco totalmente terroristico e cinico contro un luogo in cui si stanno salvando delle vite”, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky dopo l’attacco.
In altre zone di Kharkiv sono stati danneggiati un dormitorio, un’azienda, un istituto scolastico, un ospedale, un edificio residenziale, due edifici non residenziali, linee elettriche e 24 veicoli, ha riferito il governatore dell’Oblast Oleh Syniehubov. Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha dichiarato che le bombe teleguidate russe hanno distrutto anche le linee elettriche della città, lasciando circa trentamila famiglie senza elettricità.
Il prestito basato sugli asset congelati alla Russia che l’Ue sta cercando di allestire non avrà alcun vincolo: l’Ucraina potrà usarlo per procurarsi gli armamenti che ritiene necessari, a sua discrezione. Lo ha detto l’Alta Rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, rispondendo ieri a Kiev a chi le ha chiesto, in conferenza stampa, se potrà essere usato per acquistare missili a lungo raggio. “Per quanto riguarda i beni congelati, il prestito di riparazione – ha risposto Kallas, secondo la trascrizione pubblicata dal Seae – si basa sui beni congelati e sull’idea che la Russia debba all’Ucraina i danni che ha causato qui. Allora – ha concluso – dovrebbe spettare all’Ucraina decidere anche per cosa usare questo denaro”.
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