(Adnkronos) – La difesa di Massimo Bossetti ha avuto copia dei tracciati delle analisi genetiche di quella che è stata l’indagine scientifica più grande della storia. L’avvocato Claudio Salvagni ha ritirato, in mattinata, i dati sul profilo genetico della vittima Yara Gambirasio e di quelli – in forma anonima – raccolti per arrivare a identificare Ignoto 1.
Il capiente hard disk contiene ora gli innumerevoli elettroferogrammi – i grafici in alta definizione e a colori – che rappresentano la sequenza delle migliaia di Dna raccolti in Val Brembana nella lunga inchiesta che ha portato alla condanna definitiva all’ergastolo di Bossetti.
Il materiale – documenti che lo stesso Tribunale riconosce come “non acquisiti al fascicolo dibattimentale” e aventi “anche il carattere della potenziale novità della prova” – arriva nella mani della difesa a oltre sei anni dalla richiesta. L’elenco comprende oltre alle immagini fotografiche effettuate dal Ris di Parma su tutti i reperti analizzati, anche copia dei tracciati e dei risultati in forma anonima delle caratterizzazioni genetiche effettuate.
“Le stringhe – spiega l’avvocato Salvagni all’Adnkronos – riempiono ben 70 pagine, sia fronte che retro, stampate su foglie A3. Un enorme mole di dati grezzi che richiederà mesi di lavoro per uno screening completo, una ricerca da cui speriamo di recuperare dati utili per dimostrare l’innocenza di Massimo Bossetti”. Seppur non è l’accesso all’analisi dei reperti, la conquista di oggi potrebbe risultare fondamentale in vista dell’eventuale richiesta di revisione del processo.
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