(Adnkronos) – Sul fronte delle indagini in merito all’attentato subito “è presto, ancora non sono a conoscenza di sviluppi”. Risponde così Sigfrido Ranucci all’Adnkronos, a poco più di ventiquattr’ore dall’esplosione di una bomba che ha distrutto la sua auto e quella di sua figlia davanti alla casa appena fuori Roma dove il conduttore di ‘Report’ abita con la famiglia.
“C’è stata una grande manifestazione di sostegno, oggi davanti casa c’erano 400 persone – dice il giornalista – Ho ricevuto solidarietà in tutta Italia e anche nel mondo, ne hanno parlato le tv pubbliche francesi, il The Guardian, in Spagna, in Canada, sto ricevendo richieste di interviste da ovunque”. Ranucci appare sereno, anche se con una voce leggermente più fioca del solito: “Come sto io? Con pochissime ore di sonno – sorride – tra le quali sto cercando contemporaneamente di rispondere a tutti i messaggi che mi sono arrivati, anche da molti esponenti del governo, dall’Associazione Nazionale Magistrati, da quella dei Contabili, da tantissime maestranze della Rai e da molti colleghi Rai”.
La partecipazione dei colleghi della tv di Stato lo tocca particolarmente. “E’ un’emozione molto forte – chiosa Ranucci – Questa partecipazione in Rai io, essendoci da trent’anni, l’ho riscontrata solo in tempi molto più funesti. Era il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, negli anni Novanta”.
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