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Vaccini Covid, chiusi lavori commissione inchiesta Regione

FIRENZE – Presentate in Consiglio regionale della Toscana, presidente Antonio Mazzeo, le relazioni di minoranza e di maggioranza con cui si sono chiusi i lavori della commissione di inchiesta sui vaccini Covid e ‘sulla verifica del corretto svolgimento delle misure messi in atto dal sistema sanitario regionale per contrastare la pandemia da Covid-19’.

Il presidente Vittorio Fantozzi, FdI, ha sottolineato come “sia stato rendicontato un lavoro molto significativo svolto dal Consiglio regionale, e portato avanti con le sue risoluzioni”.

Respinto a fine dibattito un Odg presentato da Fratelli d’Italia, capogruppo Francesco Torselli, “che accoglieva gli emendamenti proposti da Italia Viva, invitando il Presidente della Giunta Regionale Giani a manifestare il proprio supporto alla volontà del Governo a voler fare chiarezza sulla gestione  pandemica degli ultimi due anni e mezzo e di trasmettere, alla costituenda Commissione Parlamentare d’inchiesta  sulla gestione della stagione pandemica da Covid-19  in Italia, le relazioni di maggioranza e minoranza prodotte dalla Commissione d’inchiesta regionale per verificare le misure messe in atto dal SSR per contrastare la pandemia e in particolare  della campagna vaccinale in Toscana”.

Sulla commissione d’inchiesta di Regione Toscana il presidente Fantozzi: “Ci siamo accorti  che la Toscana non era abbastanza alfabetizzata per prenotare il vaccino, e da ciò, per il futuro, dovremo tenere di conto che il cittadino va educato e formato al corretto utilizzo degli strumenti informatici”.  Sulla carenza di personale sanitario, Vittorio Fantozzi ha auspicato un miglior impiego delle risorse e ha concluso aggiungendo come “Il Covid sia stata una tempesta perfetta per parlare di cosa non funziona nel sistema sanitario. Ora facciamolo in nome di chi ha perso la vita”.

La vicepresidente della commissione d’inchiesta Federica Fratoni, Pd,  il presidente Fantozzi riconoscendo al presidente di avere condotto i lavori “con equilibrio, correttezza e serietà in un contesto non facile. È stata fatta una ricostruzione puntuale e ricca di informazioni, che descrive il quadro sia a livello nazionale che regionale, base per rileggere con lucidità un fenomeno che deve costituire un patrimonio comune per future pandemie”.

Giani: “Con 9 milioni di vaccinazioni, con la Toscana tra le tre migliori regioni italiane  secondo la Fondazione Gimbe nella gestione di una emergenza mai vista prima, si può parlare di sistema efficiente, di momento qualificante e alto nella storia della Toscana, riconosciutoci anche dal generale Figliuolo”.

L’assessore alla Sanità Simone Bezzini: “la Toscana non ha vaccinato meno di altre regioni e, pur nei momenti di difficoltà, il modello organizzativo multicanale ha avuto la meglio; in nessun target risulta al di sotto a livello nazionale, a partire dalle risposte sulle altre patologie”.

Maurizio Sguanci, Italia Viva, nel presentare tre emendamenti:  “Costituire una Commissione d’inchiesta parlamentare è un fatto positivo e va nella giusta direzione. La sanità toscana si è impegnata al meglio delle sue capacità e nell’eccellenza della qualità dimostrata. È importante, in questo momento, inviare le due relazioni alla Commissione d’inchiesta parlamentare”.

Silvia Noferi, M5S:  “Avrebbe potuto aiutare  avere una cabina di comando efficiente  e individuare modalità di comunicazione migliori verso l’esterno, non sono verso l’interno: la popolazione ha avuto l’impressione di una certa improvvisazione. Non è possibile poi dimenticare le settimane perse durante la fase di insediamento della Giunta nell’ottobre 2020. Mentre la pandemia stava riprendendo forza, noi aspettavamo la nomina dell’assessore alla sanità”.

Per il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni “Il giudizio sul sistema vaccinale si basa su due indici: quante persone sono state vaccinate nei tempi e quanto si è vaccinato le persone fragili. Dopo una fase difficile nell’avvio della vaccinazione, anche per l’individuazione delle categorie, è evidente che il sistema messo in piedi dall’assessorato ha funzionato. L’altro indice della rispondenza complessiva del sistema sanitario rispetto al Covid  è il dato sulla mortalità rispetto a una patologia che poteva avere effetti devastanti: il dato toscano è sotto la media italiana”.

Donatella Spadi Pd :Una delle fasi più critiche è stato il rilassamento nell’estate 2020, quando si pensava che la pandemia fosse finita. A ottobre abbiamo avuto una nuova ondata e non eravamo pronti, ma sono arrivati gli aiuti, le protezioni individuali e si è cominciato a parlare di vaccini. Sicuramente ci sono stati problemi, ma credo che alla fine i risultati sono stati raggiunti”.

Andrea Ulmi Lega: “La digitalizzazione in Toscana non solo non è riuscita a far fronte in maniera adeguata alla prenotazione dei vaccini, ma rappresenta ancora un problema, accanto al fenomeno delle liste di attesa o ai sistemi operativi che non interagiscono tra loro”.

Marco Stella, Forza Italia: “Non posso essere contento della campagna vaccinale in Toscana, che non ha funzionato. E la differenza sta nel come si affrontano le questioni”.

Per il portavoce delle opposizioni Marco Landi “La Regione ha mancato di coraggio, non ha avuto il coraggio di fare qualcosa di più per rispondere ai più deboli. Se la pandemia fosse scoppiata in Toscana avrebbe avuto un impatto ben più grave che nelle Regioni governate da Zaia o Fontana”.

© Riproduzione riservata

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