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Ucraina, assistenza e cure ai bambini. L’accordo con pediatri e aziende sanitarie

I minori che arrivano in Toscana dall’Ucraina, potranno contare sulla presa in carico dei pediatri di famiglia in stretta relazione con tutte le strutture delle Asl territorialmente competenti.

Sottolinea Simone Bezzini, assessore regionale diritto salute: “La collaborazione già esistente tra Regione e pediatri di famiglia si rafforza in maniera condivisa anche in questo delicato ambito che coinvolge i minori ucraini in fuga dalla guerra. Abbiamo garantito la migliore accoglienza e assistenza sanitaria possibili e continueremo a farlo, anche in relazione alle necessarie vaccinazioni per i bambini che frequentano le scuole dell’infanzia. Ringrazio le organizzazioni sindacali dei pediatri di libera scelta e le aziende sanitarie per l’impegno e la collaborazione, che hanno sempre garantito anche nel difficile periodo dello stato di emergenza, determinato dalla pandemia da Covid”.

Aggiunge Valdo Flori, segretario regionale Fimp, Federazione italiana medici pediatri: “I pediatri di famiglia toscani sono pienamente soddisfatti di questo accordo, che ci risulta essere il primo in Italia che prevede la piena presa in carico globale dei minori ucraini e che recepisce le nostre indicazioni per evitare l’interruzione della continuità dell’assistenza  Federazione italiana medici pediatri. Non sarà un impegno facile, considerato il dramma della guerra, l’allontanamento dalla propria realtà e la separazione da uno o da entrambi i genitori, ma l’assegnazione di un pediatra di riferimento contribuirà a creare un solido rapporto di fiducia, che ci aiuterà reciprocamente. L’importanza del pediatra di famiglia sarà particolarmente utile in campo vaccinale, considerata la scarsa copertura della popolazione ucraina. Grazie a questo accordo potremo eseguire le vaccinazioni direttamente nei nostri studi, senza ulteriori appuntamenti e favorire una rapida copertura, utile, per superare le diffidenze vaccinali, ed essenziale, per iniziare precocemente la frequenza scolastica, punto di partenza per una rapida integrazione”.

Spiega Silvia Petralli, segretaria regionale Simpef, Sindacati medici perdiate di famiglia: “I bambini ucraini devono essere tutelati nel tentativo di dare loro serenità in un momento terribile. I pediatri del territorio sono i più adatti a capire le necessità di questi bambini che devono essere accuditi a 360 gradi con interventi non solo sanitari. Questo accordo regionale rispecchia la disponibilità e l’aiuto concreto, che tutti i pediatri vogliono realizzare. Una piccola mano tesa in certe circostanze così tragiche diventa di enorme importanza”.

 

© Riproduzione riservata

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