Sanità Toscana, oltre 400 aggressioni in corsia primo trimestre 2023.
Nel primo trimestre 2023 si sono verificate 404 aggressioni al personale sanitario. Di cui 315 aggressioni verbali e 89 aggressioni fisiche.
Le vittime delle aggressioni sono soprattutto infermieri, seguiti dagli operatori socio sanitari e dai medici.
Gli episodi si verificano più spesso nei pronto soccorso, seguiti dai reparti di psichiatria, dal settore dipendenze, dall’area Cup e da quella materno infantile.
Il fenomeno, sottolinea Regione Toscana, sembra dunque essere in crescita, “anche se nell’ultimo periodo è stato fatto uno sforzo per far emergere casi che in passato non venivano denunciati”.
Fenomeno che in aprile scorso è culminato con l’omicidio della psichiatra Barbara Capovani al Santa Chiara di Pisa.
E’ quanto emerso in commissione sanità Regione Toscana, presieduta da Enrico Sostegni, Pd, sul tema della sicurezza degli operatori del sistema sanitario. La Commissione ha audito l’assessore alla sanità Simone Bezzini e i direttori generali delle Aziende sanitarie della Toscana. Oltre ai rappresentanti della sigla NursingUp Toscana.
Bezzini ha preannunciato che la Giunta adotterà un pacchetto di misure concrete per combattere il fenomeno entro i prossimi tre mesi.
Nel 2018 è stato istituito l’Osservatorio regionale sulle aggressioni in sanità, con l’obiettivo di monitorare gli eventi, predisporre linee di indirizzo delle Asl, fare formazione e comunicazione.
I numeri.
Nel 2020 sono stati registrati 752 casi di aggressione, di cui 561 verbali e 191 fisiche. nel 2021 i casi sono stati 817 (591 verbali, 226 aggressioni fisiche).
Nel 2022 sono stati 1258 (935 verbali e 323 fisiche).
Le aggressioni che si trasformano in infortuni sul lavoro rappresentano il 7-8 per cento di tutti gli infortuni in sanità.
Tra le misure messe in campo linee di indirizzo alle aziende, percorsi formativi anche con corsi regionali, una campagna regionale di comunicazione con la realizzazione di un video, brochure e volantini. Anche da parte delle Aziende sanitarie della Toscana è stato fatto il quadro delle pratiche e delle misure adottate. Dalla maggiore sorveglianza alle navette per i parcheggi. Dai corsi di formazione alla maggiore vicinanza agli operatori vittime di aggressioni. Dai protocolli con le prefetture ai sistemi di segnalazione.