FIRENZE – “Mi chiamo Pietro Pulizzi, molti mi conoscono come il papà di Denise.
Sono in cerca di un lavoro. La mia professione è autista di autobus. In un paese civile nessun essere umano dovrebbe elemosinare i propri diritti, un lavoro per vivere dignitosamente”.
Il papà di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel nulla a quattro anni nel 2004, chiede un lavoro.
Autolinee Toscane risponde.
L’appello via social dal profilo Fb di Pietro Pulizzi arriva da Mazara del Vallo.
Scrive Pietro Pulizzi: “Non ho mai avuto delle grandi pretese ho solo chiesto più volte di considerare la mia situazione sulla base delle mie evidenti necessità. A causa di questa mancanza adesso ho deciso di espormi pubblicamente senza esitazione purché qualcosa cambi.
Da sempre, ho lavorato senza risparmiarmi, le mie mansioni svolte le ho portate avanti con assoluto impegno e dedizione e di questo molti non possono che confermare.
A causa delle mie esigenze familiari inerenti a indagini, processi ecc… ho sempre preferito non allontanarmi dalla mia città (provincia). Adesso però, se sarà strettamente necessario valuterò anche per un trasferimento lavorativo purché mi venga assicurato un impiego valido e risolutivo che adibisca alle nostre esigenze”.
Autolinee Toscane ha raccolto l’appello di Pulizzi: “La possibilità di candidarsi come autista è sempre aperta, invitiamo il signor Pulizzi a farlo tramite il nostro portale, che velocizza le procedure. Autolinee Toscane ha da tempo avviato una campagna straordinaria di assunzioni per coprire la deficienza cronica locale e nazionale degli autisti nel tpl e le candidature per lui, come per chiunque voglia, sono sempre possibili. Abbiamo avviato anche progetti specifici per chi ha già la patente D e deve però prendere il Cqc, necessario per guidare i mezzi di tpl, oltre alle nostre ‘Accademie’ per prendere entrambi, venendo subito assunti per studiare. Il ruolo dell’autista è fondamentale per la qualità del trasporto per i cittadini e per la transizione ecologica”.