Gdf e Camera di Commercio, insieme contro contraffazione e abusivismo.
Protocollo d’intesa di Gdf e Camera di Commercio Toscana Nord Ovest.
Siglato nella sede camerale di Viareggio dal presidente dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini, e dai Comandanti Provinciali della Guardia di Finanza di Lucca, Pisa e Massa Carrara Col. t.SPEF Marco Querqui, Col. t.ISSMI Salvatore Salvo, Col. Massimo Manucci. Il protocollo d’intesa di GdF e Camera di Commercio per tutelare l’economia legale e rafforzare le sinergie per contrastare la commercializzazione di prodotti contraffatti e pericolosi e l’abusivismo commerciale con ricadute positive per tutta la collettività.
Si rafforzano, con la sottoscrizione di questo protocollo, sottolinea GdF, i rapporti di collaborazione tra le due istituzioni attraverso scambi di informazioni volti a reprimere irregolarità, frodi e abusi di natura economico finanziaria. Nonché tentativi di infiltrazione nel tessuto legale dell’economia, “fattori che costituiscono un freno allo sviluppo del Paese. Azioni che possono restituire competitività e legalità al mercato, incoraggiare investimenti e tutelare le imprese che operano nel rispetto delle regole, ma al contempo azioni di tutela anche per i consumatori”.
Valter Tamburini: “Questo protocollo va oltre la formalità. E’ un impegno concreto per favorire la legalità, la sicurezza e lo sviluppo della nostra economia. La collaborazione attiva tra la Camera di Commercio e la Guardia di Finanza non solo garantisce un mercato competitivo e legale. Ma difende le imprese che operano nel rispetto delle norme, assicurando la sicurezza dei consumatori. Attraverso questo accordo, ci proponiamo di scambiare informazioni essenziali, identificare settori a rischio per implementare azioni preventive e condurre operazioni congiunte per proteggere la nostra economia”.
Tra le materie regolamentate, illustra GdF, anche la metrologia legale. Con particolare attenzione alle irregolarità nel settore del commercio di idrocarburi e prodotti energetici. Alla marcatura dei prodotti soggetti a requisiti di sicurezza e conformità. Alle norme sull’etichettatura dei prodotti tessili e a quelle recate dal Codice del Consumo. Fino anche ai casi di possibile esercizio abusivo dell’attività di agente di affari in mediazione, svolta cioè da soggetti privi dei requisiti previsti dalla Legge 39/1989.
Il protocollo prevede poi attività operative congiunte, come ad esempio per le verifiche tecniche di carattere metrologico sugli strumenti di misura (vedi i distributori stradali di carburanti). Per le quali le Fiamme Gialle possono avvalersi dell’ausilio di personale dell’Ufficio Metrologia della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest.
Il contrasto dei fenomeni di abusivismo nel campo della mediazione nel settore immobiliare è un altro aspetto oggetto di disciplina. Essendo la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest competente per l’accertamento dei requisiti professionali e morali per diventare un mediatore immobiliare e per l’applicazione di sanzioni pecuniarie agli abusivi. Materia che è stata oggetto anche di un protocollo per la tutela della legalità siglato dallo stesso ente camerale con le associazioni rappresentative delle imprese e dei consumatori nei mesi scorsi.
Sempre sul tema dell’economia legale, prosegue GdF, l’intesa sancisce la possibilità di segnalazioni da sottoporre all’autonoma valutazione del Corpo nel caso in cui non risulta depositato il bilancio di esercizio nel Registro delle imprese per uno o più anni da parte delle società di capitali. Per le quali Camera di Commercio non ha il potere di avvio di procedimenti di cancellazione d’ufficio (salvo che la società non sia stata posta in liquidazione).
La Camera di Commercio favorirà anche una funzione di raccordo tra Guardia di Finanza, associazioni di categoria ed imprese, con il fine di promuovere lo scambio di informazioni e la raccolta di eventuali segnalazioni da parte di imprenditori, commercianti, agricoltori, artigiani, ecc.
Si tratta di categorie, sottolinea GdF, non solo da difendere, ma da rendere sempre più partecipi. Quali soggetti attivi della generale strategia di tutela della legalità. In quanto in possesso di preziose informazioni che, opportunamente veicolate tramite le associazioni di categoria e valorizzate dalla Camera di Commercio, possono così raggiungere la Guardia di Finanza e gli organi preposti.
Il protocollo prevede, inoltre, la partecipazione di militari della Guardia di Finanza, compatibilmente con i loro preminenti compiti istituzionali, a iniziative di informazione e formazione dedicate alle imprese e ai consumatori. Nel cui ambito potranno fornire indicazioni in ordine a ‘linee guida’ e a ‘best practice’ da adottare. Tra i temi da approfondire potranno essere inseriti anche quelli relativi alla collaborazione attiva antiriciclaggio. Per l’adozione di presidi sempre più funzionali all’individuazione e comunicazione delle operazioni sospette, ai sensi dell’articolo 10 del D.Lgs. 231/2007 e della relativa disciplina attuativa.
La sottoscrizione dell’accordo “consolida la collaborazione e la promozione di procedure operative sempre più efficaci e lo sviluppo di attività di sensibilizzare, formazione e informazione dell’opinione pubblica e delle imprese. Per una più diffusa consapevolezza degli effetti e degli impatti negativi – sulla società e sul tessuto imprenditoriale – di ogni forma di economia illegale.
Il protocollo, quindi, costituisce un tangibile segno dell’attenzione della Guardia di Finanza e della Camera di Commercio verso quella parte rilevante del tessuto imprenditoriale di Lucca, Pisa e Massa Carrara che si distingue per la sua integrità e correttezza”.