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Alluvione Montecatini val di Cecina, cerimonia per le vittime

MONTECATINI VAL DI CECINA – Alluvione Montecatini val di Cecina, cerimonia per le vittime.
Alluvione Montecatini Val di Cecina, cerimonia di commemorazione per Sabine e Noah, la nonna e il nipotino di appena cinque mesi, portati via dal torrente Sterza esondato un paio di settimane fa. Con il ricordo del volontario Sandro Banchellini, vittima di un incidente stradale mentre si stava recando ad unirsi alle ricerche della nonna e del nipotino travolti dalla piena.
La commemorazione la sera di lunedì 7 ottobre nel casolare luogo della tragedia.
Come illustra via Fb Francesco Auriemma, sindaco di Montecatini Val di Cecina, “Al podere ‘Il mulino’ questa sera anche l’aria ha trattenuto il suo costante flusso per trattenere l’emozione che ha pervaso l’animo dei numerosissimi cittadini che, da tutte le frazioni del Comune, dai paesi limitrofi, insieme ai sindaci, o loro delegati, di Monteverdi, Guardistallo, Volterra, Montescudaio, al vescovo diocesano, al vicario generale della diocesi, al parroco de La California e a quello di Sassa, al vicesindaco, all’assessore, ai consiglieri di maggioranza e opposizione, si sono radunati laddove, esattamente 15 giorni prima e allo stesso orario, la nostra Val di Sterza è stata attraversata da quella Sterza medesima che l’ha plasmata nel corso dei millenni.
Numerosi i volontari della Croce Rossa, dell’ ANPAS, delle Misericordie che hanno battuto palmo a palmo quel lungo tratto di vallata che chi ha sempre visto stenta ancora a riconoscere dopo 15 giorni dall’accaduto.
Numerose le forze dell’ordine ed i Vigili del fuoco che hanno coordinato, con mirabile pervicacia, le ricerche di questi due angeli, come li ha definiti la consigliera Claudia Zucchetti, lei stessa danneggiare in maniera significativa, durante il suo intervento carico di tensione emotiva”.
Poi il sindaco Auriemma: “Oggi ci ritroviamo qui, nel silenzio denso di dolore e di commemorazione, per esprimere la nostra grande sofferenza. La recente alluvione che ha colpito il nostro Comune ha lasciato nel nostro cuore e nella storia della nostra comunità una ferita profonda e incolmabile.
La forza della natura si è abbattuta su di noi con una violenza inaspettata, impensabile, catastrofica, portando via non solo beni, ma anche la speranza e la serenità di tante famiglie, direttamente colpite da questa tragedia, e tra questi la famiglia del piccolo Noah, che risulta ancora disperso e della nonna Sabine, ritrovata purtroppo senza vita. A loro, ai familiari e a tutti coloro che stanno affrontando la perdita, va il nostro più sincero cordoglio.
Le immagini della devastazione, del fango che ha invaso le nostre strade, le case e della paura nei volti dei nostri concittadini, rimarranno per sempre impresse nella nostra memoria insieme a tanta tanta tristezza.
Voglio ringraziare ancora tutti i soccorritori, tutti i volontari e tutti coloro che in quelle drammatiche ore si sono spesi senza sosta per aiutare sia chi era in difficoltà sia per partecipare alle continue ricerche. La comunità si è unita dimostrando una forte solidarietà.
E oggi, mentre ricordiamo Noah e Sabine, non possiamo non ricordare Sandro, volontario che ha perso la vita per venire a dare una mano nelle ricerche dei dispersi. La loro memoria resterà sempre viva nei nostri cuori.
E in questo momento vi riporto il messaggio arrivatomi da Elisa Santoni, interprete del signor Peter Konigbauer, nonno di Noah e marito di Sabine: “La notizia della proclamazione del lutto cittadino oggi 7 ottobre 2024 ci ha profondamente commossi. Vogliamo esprimere al sindaco e a tutti colore che hanno prestato soccorso e partecipato alle ricerche il più profondo ringraziamento da parte mia e della mia famiglia
Grazie di cuore a tutti”.
Dopo, ha preso brevemente la parola l’assessore Querci il quale ha ricordato, e paragonato un po’ tutti i presenti, un passo tratto dal libro VI dell’ Iliade nel quale c’è l’ultimo incontro tra il piccolo Astianatte ed il padre Ettore che con il suo elmo crestato spaventa il piccoletto, in un primo momento, ma poi il tenero sguardo del padre riconduce tutto alla serenità di una famiglia.
Il vescovo, monsignor Roberto Campiotti, ha pronunciato alcune parole ricche di speranza cristiana ed ha impartito la benedizione sul luogo della sciagura.
Infine ha ricordato i primi momenti della alluvione, il presidente del comitato della Croce Rossa di Montecatini, i cui membri sono stati impegnati subito dai primi giorni alla Gabella.
Questa vicenda, tra le più tristi che si possa annoverare nella storia locale, lascia un profondo solco nella vicenda umana degli abitanti di questa nostra vallata che, come ha ripetuto più volte qualcuno, non erano abituati e preparati a vedere uno sfacelo simile.
Io voglio ringraziare, a nome di tutta la maggioranza consiliare, tutti coloro che si sono prodigati incessantemente per sopperire a tutte le necessità manifestatesi in questi 15 giorni
Mai come ora è davvero possibile affermare che l’unione fa ma forza e la forza è quella che serve per andare avanti”.

CINZIA GORLA

© Riproduzione riservata

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