La Toscana è in ginocchio. Nella sola giornata di ieri mercoledì 20 luglio una ventina gli incendi divampati in Toscana.
Con il disastro dell’incendio di Massarosa che da lunedì 18 luglio ha mandato in fumo 800 ettari, con oltre 500 persone sfollate, dieci case a fuoco, e tante frazioni colpite.
Decine le squadre antincendio impegnate anche in supporto da altre regioni, elicotteri e Canadair. Si lavora anche via aerea finché c’è luce, poi la notte si interviene via terra.
Una quarantina le squadre antincendio provenienti da tutta la Toscana sono state attivate a presidio della notte trascorsa e di questa mattina.
Antonio Mazzeo, presidente Consiglio Regionale della Toscana annuncia una tranche di aiuti “Propongo all’Ufficio di Presidenza che il Consiglio regionale della Toscana stanzi subito 50mila euro, derivanti dai risparmi sui costi della politica, per dare un primo ristoro alle zone colpite. Ancora grazie ai vigili del fuoco, alle squadre di volontari specializzati arrivate da tutta Italia, ai piloti dei velivoli impegnati, alle associazioni che stanno supportando le operazioni”.
Il campo base allestito dal Comune di Massarosa, sindaco Simona Barsotti, vicesindaco Damasco Rosi, sta dando aiuto alla popolazione colpita e disperata con pasti e alloggio nel campo base allestito alla scuola media Pellegrini. In cui vengono rifocillate e ospitate anche tutte le persone in azione per domare l’incendio. C’è un numero per l’assistenza 0584 939767.
Il punto di Eugenio Giani, presidente Regione Toscana.
“Non ci stiamo risparmiando: tutte le forze del nostro sistema regionale sono in campo. Non si stanno soprattutto risparmiando volontari ed operatori del servizio antincendio, a cui va il mio grazie e di tutta la Toscana assieme ad un ringraziamento ai vigili del fuoco impegnati dove il fuoco minaccia le case.
Finora si stima che il fuoco abbia percorso 700 ettari, tra boschi e olivete. Attorno ai cinquecento sono gli sfollati e una decina le abitazioni colpite dal fuoco. Nelle ultime ore la situazione si è fatta più critica sul versante vicino a Montigiano, mentre sono state evacuate alcune case sparse a Valpromaro, borgo da cui martedì sera già erano stati allontanati i residenti.
Poi il punto sugli altri incendi che ieri hanno mandato in fumo tante zone della Toscana.
“Ma non bruciano solo i boschi di Massarosa. Nel comune di Calci nel pisano, a Vallebuia, si è sviluppato un rogo: tre ettari di vegetazione distrutti e già in bonifica con nove squadre di volontari e operai forestali sul posto per scongiurare eventuali riprese.
Sempre nel pisano a Laiano, nel Comune di Vecchiano, l’incendio di martedì (15 ettari già bruciati) è ripartito a causa del vento. Ieri è stato chiesto l’intervento di un canadair nazionale, in quel momento non disponibile. A contrastare le fiamme sono pertanto intervenuti tre elicotteri del servizio antincendi toscano e nel pomeriggio si sono aggiunti due mezzi nazionali. Alcune case, in via precauzionale, sono state evacuate.
Ieri due elicotteri in azione e undici squadre di operai forestali e volontari sul posto (e una del vigili del fuoco) anche a Palaia, in località Forcoli, dove un incendio si è sviluppato attorno alle undici della mattina.
Poi Giani, sul mercoledì nero di ieri in Toscana: “In provincia di Siena è stato spento l’incendio a San Gimignano: le fiamme hanno percorso un ettaro, prima che un elicottero regionale e nove squadre dell’antincendio boschivo riuscissero a domarle.
Altri piccoli interventi hanno coinvolto i territori di Castell’Azzara in provincia di Grosseto, Vaiano nel pratese, San Vincenzo in provincia di Livorno e Figline Incisa nel Valdarno fiorentino. Poi un incendio si è sviluppato nei boschi a San Pietro Belvedere nel Comune pisano di Capannoli, sul posto un elicottero, mentre fiamme hanno attaccato la vegetazione ad Aratrice nel territorio di Roccastrada nel grossetano, dove i vigili del fuoco hanno chiesto supporto al servizio anticendio boschivo regionale. Fiamme anche a Pergine Valdarno nell’aretino”.
