LUCCA – L’ex campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Lucca a tre anni di reclusione per le lesioni e le minacce alla ex moglie Sabrina Landucci e per le minacce nei confronti del suo attuale compagno Silvio Giusti, ex calciatore di Chievo e Siena.
Con la sentenza, è stato stabilito anche un risarcimento di 80mila euro all’ex moglie e di 5mila euro a Giusti.
Il pubblico ministero Letizia Cai aveva chiesto ai giudici per il campione del mondo di Zolder, 2002, considerato uno dei migliori velocisti di sempre, 2 anni e 6 mesi di reclusione.
I fatti oggetti del processo per maltrattamenti e minacce risalgono al dicembre 2016 e al gennaio del 2017.
Le indagini vennero avviate in seguito alla denuncia presentata dall’ex moglie, Sabrina Landucci, sorella di Marco Landucci, ex portiere di Inter e Fiorentina, il 9 gennaio 2017.
Negli atti del rinvio a giudizio la Procura di Lucca ha sostenuto che Cipollini avrebbe compiuto “una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichica” dell’ex moglie “con pugni, schiaffi, calci, con lesioni e minacce di morte“.
L’ex campione di ciclismo era assente in aula in occasione delle arringhe difensive dei suoi legali, gli avvocati Giuseppe Napoleone e Massimo Martini. La sentenza è stata emessa al termine della camera di consiglio dal giudice monocratico Felicia Barbieri.
Sabrina Landucci: “E’ una sentenza difficile da commentare ma sono contenta. Anche se è stato un percorso difficilissimo e oggi è stata una giornata difficile. Le prime ore sono state veramente dure perché le parole della difesa mi hanno fatto molto male. Mi sono sentita veramente offesa. Soprattutto la cosa che mi ha ferito più di tutte è l’immagine di madre inadeguata che è stata data di me”.